CATANIA. Un Catania bello a metà. Ma Sannino vede, giustamente, il bicchiere mezzo pieno. Primo tempo squadra un po' "molle", ripresa giocata con grande energia e determinazione. Uno sforzo fisico e caratteriale premiato dalla splendida doppietta di Sebastian Leto che ha giocato la sua migliore partita in rossazzurro, ben più di quanto possano esprimere i due centri all'attivo.
Una prestazione coraggiosa e che dà speranza: decimo punto in cinque partite, secondo risultato utile in trasferta, su un campo difficile come quello di Trapani dal quale solo l'Entella è uscito imbattuto, qualità di gioco in crescita, nonostante gli infortuni e le emergenze non finiscano mai. L'ultimo a finire in infermeria è il brasiliano Martinho, uno degli elementi più importanti nell'organigramma di Sannino. E' stato costretto a lasciare anzitempo il "provinciale", a causa di uno stiramento muscolare che gli impedirà, probabilmente, di essere in campo domenica prossima contro il Latina, al «Massimino».
"Siamo riusciti a dare continuità alla vittoria interna ponendo fine all'emorragia esterna. Quando il Catania capirà che in nessuna occasione e su nessun campo potrà rilassarsi, allora vorrà dire che avremo trovato la mentalità giusta per affrontare questo campionato di Serie B. Nel secondo tempo abbiamo offerto un'ottima prestazione, in linea con quella vista nel primo tempo col Varese", ha aggiunto il tecnico rossazzurro nel dopo partita. Da segnalare, inoltre, tra le prestazioni individuali quella di Leto. Già da qualche giornata ha evidenziato una migliore condizione atletica, integrazione con gli schemi e voglia di sacrificarsi per la squadra. A Trapani ha, finalmente, indossato le vesti del bomber, riuscendo a non fare rimpiangere Calaiò. Due reti di bella fattura che sono valsi una insperata rimonta e un punto pesantissimo. Adesso, ci si aspetta la controprova quando dovrà tornare a fare la "spalla", appunto, di Calaiò nel 4-42 che ormai sembra essere lo schema consolidato e vincente da Sannino.
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