CATANIA. La classifica è impietosa. Tra la capolista Carpi (domani di scena al «Massimino») e il Catania ci sono 19 punti di differenza. E ci sono tutti: la prima vola sicura e già ha fatto il vuoto alle sue spalle, l'altra è in caduta libera e si ritrova ad appena due lunghezze dal terzetto delle ultime, Cittadella, Varese e Latina. L'ultima trasferta, con sconfitta secondo tradizione consolidata, è stata addirittura devastante, non solo sul piano del risultato, ma anche per le conseguenze.
Contro il Cittadella, infatti, gli etnei sono riusciti a farsi espellere tre calciatori e il tecnico negli ultimi cinque minuti: una squadra, intera, evidentemente in piena crisi isterica. Cartellini rossi, quindi, per Rinaudo, somma di ammonizioni, Chrapek, Spolli e Leto. Quest'ultimo è riuscito addirittura a frasi cacciare dalla panchina. Quasi un record. Oltre alla lunghissima lista di infortunati, una decina, bisogna aggiungere, quindi, tra gli indisponibili anche questi «fantastici» quattro sanzionati dal giudice sportivo. L'organico a disposizione di Maurizio Pellegrino, e prima di Peppe Sannino, sembra più la formazione Primavera rinforzata con qualche elemento della prima squadra.
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