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Serie D, il Tar sospende l'esclusione del Giarre: ora è caos calendari

Benedetto Mancini, presidente del Giarre

Il Tar del Lazio rimette il Giarre calcio in corsa nella Serie D. Continua tra colpi di scena imprevedibili la saga della squadra gialloblù che sta tenendo in ansia i tifosi. Il Tribunale amministrativo ha emesso la sospensiva dell'efficacia del provvedimento della Lega Nazionale Dilettanti di escludere dal prossimo massimo campionato dilettantistico nazionale la squadra etnea, bocciata dalla Covisod per non aver pagato gli emolumenti necessari alle liberatorie dei calciatori nei tempi previsti.

Questo non vuol dire che il Giarre abbia vinto il ricorso presentato dal presidente Benedetto Mancini, ma ha deciso di sospendere l'efficacia del provvedimento in attesa di discuterne nel merito. L'udienza è già stata fissata per il prossimo 7 settembre, quindi una data successiva persino all'inizio del campionato di Serie D prevista per il 4 settembre. A questo punto la Lega Nazionale Dilettanti dovrà risolvere il nodo relativo alla composizione dei gironi e del calendario di serie D. È chiaro che l'eventuale riammissione del Giarre porterebbe la LND a dover procedere con un ulteriore ripescaggio, con il Giorgione che potrebbe fare festa.
L’assessore allo Sport, Giuseppe Cavallaro, ha commentato a caldo, a nome dell’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Leo Cantarella: “La nostra speranza ovviamente è che l’esito della sentenza di giorno 7 settembre prossimo possa essere positivo per i nostri colori. La sentenza confermando l’esito dell'ordinanza del Tar ci permetterà di partecipare ad un campionato di serie D che quest’anno si preannuncia avvincente e con la partecipazione di squadre blasonate. Oltretutto il risultato positivo ci permetterebbe una maggiore visibilità sul territorio, con riscontri positivi anche di natura commerciale. Ci dispiace che in questa vicenda numerosi pseudotifosi, assurdamente, hanno accusato sui vari social l’amministrazione comunale, imputandole responsabilità di varia eziologia, senza mai chiedere un incontro per un civile confronto”.
Intanto, non appena diffusasi la notizia, sui social si è scatenato un vortice di commenti tra irriducibili speranzosi e pessimisti.

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