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Lite per un'eredità contesa, cinquantenne in fin di vita a Misterbianco

CATANIA. Un sottufficiale di trentotto anni della Marina, andato in soccorso del padre, che veniva aggredito da quattro persone, a sua volta le ha prese di santa ragione. I quattro energumeni, appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono stati denunciati dai carabinieri della Stazione «Playa» per lesioni aggravate in concorso. A tirare fuori dai guai il militare ci hanno pensato i vicini di casa, che intuita la piega hanno chiamato il«112» e dalla sala operativa dell’Arma è partita alla volta di contrada Codavolpe una pattuglia. A quanto apre la disputa è scoppiata per questioni di vicinato.

Il trentottenne, tramite ambulanza del «118», è stato trasportato all'ospedale «Vittorio Emanuele», dove il medico di turno del Pronto soccorso gli ha diagnosticato una frattura al polso destro, contusioni craniche e toraciche, giudicate guaribili in 30 giorni, che ne hanno determinato il ricovero per paziente.  La successiva perquisizione domiciliare in casa degli aggressori ha permesso ai carabinieri di sequestrare a scopo preventivo un fucile da caccia calibro 12, marca Benelli, regolarmente detenuto da uno degli aggressori. Altra furibonda rissa a Misterbianco per l’eredità. Scatenato un pestaggio, nel corso del quali i carabinieri del comando Tenenza hanno arrestato un uomo di quarantadue anni e due donne, una di quarantotto e una di trentacinque anni per lesioni aggravate. F.Ar. - O.C.

 

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