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San Gregorio: bombola di gas per scardinare bancomat, danni anche al Municipio e alla Matrice

Diposti itinerari di traffico alternativi per consentire la rimozione delle macerie

CATANIA. Il boato ha tirato giù dal letto tutti gli abitanti di San Gregorio, alle 3,30. Senza eccezione, tutti hanno sentito la violenta esposione al bancomat del Credito Siciliano di via Umberto. La deflagrazione è stata così potente che in un raggio di trecento metri i vetri delle auto e delle finestre non hanno resistito alla violenza dell’onda d’urto. In particolare, danneggiato l'edificio del Municipio e la chiesa di Santa Maria degli Ammalati, le cui vetrate della navata principale si sono sbriciolate. Le funzioni riprenderanno solo quando saranno rimossi i vetri pericolanti.

Diposti itinerari di traffico alternativi per consentire la rimozione delle macerie. Per cercare di scardinare il bancomat i ladri hanno piazzato nel preingresso della banca, dove era posizionato il forziere una bombola di gas, che ha devastato i locali dell’istituto di credito e danneggiato la facciata, ma non la cassaforte. Per tale motivo gli uffici del Credito siciliano sono stati dichiarati inagibili. La potente esplosizione ha provocato un incendio, che è stato domato dai vigili del fuoco. L’inaudito botto è stato generato dallo scoppio di una miscela aria-gas accando al distributore automatico di banconote nella speranza che si scandinasse, ma non è stato così. È assai probabile che qualcuno dei ladri sia rimasto ferito in seguito all’esplosione.

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