CATANIA. Perquisizioni anche a Catania, a Mineo e a Piazza Armerina nell'ambito della nuova fase dell'inchiesta Mafia Capitale. «Molteplici perquisizioni» sono in corso nel Catanese in alcuni uffici, tra cui quelli del Consorzio «Sol Calatino - Società Cooperativa Sociale», inserito nell'A.T.I. che si occupa delle gestione dei servizi all'interno del Cara di Mineo, e della Provincia Regionale di Catania, attività condotte nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per l'affidamento dei servizi al Cara di Mineo. Lo ha reso noto la Procura di Catania.
«L'attività di indagine - afferma la nota della Procura etnea - è finalizzata a verificare se gli appalti per la gestione del Cara siano stati strutturati dal soggetto attuatore al fine di favorire l'Ati condotta dalla cooperativa catanese Sisifo, così come emerso anche nelle indagini della Procura di Roma, con la quale è costante il coordinamento delle indagini».
L'operazione è condotta dai carabinieri del reparto operativo di Catania unitamente a pubblici ministeri della Procura etnea, in coordinamento con la Procura della Repubblica di Roma.
Tra gli indagati dalla procura di Roma c'è anche l'imprenditore di Piazza Armerina Silvio Pranio. Per lui l'accusa è di aver sfruttato la sua amicizia con Odevaine per trasformare il suo albergo in un centro di accoglienza.
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