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Precipita da un tetto durante il servizio, muore carabiniere a Ramacca

RAMACCA. L'appuntato scelto Gianluca Sciannaca, 42 anni, originario di Militello in Val di Catania ma in servizio alla caserma di Ramacca, stava svolgendo un sopralluogo a seguito di una segnalazione riguardo a un furto, quando è caduto da un lucernario ed è morto sul colpo. Secondo quanto ricostruito, gli è stata fatale la caduta dal tetto di un'abitazione privata di via Giusti.

Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il militare si sarebbe sporto da una finestra aperta sul tetto. Sarebbe caduto proprio da lì e il volo gli è stato fatale. Inutili i soccorsi dei colleghi, che si trovavano nella stessa palazzina, come dell'ambulanza che è giunta sul luogo. Il corpo dell'appuntato scelto è stato trasferito all'interno della sala mortuaria dell’Ospedale di Caltagirone. Sciannaca era in servizio alla caserma di Ramacca da circa quattro anni.

La Procura di Caltagirone, intanto, ha aperto un'inchiesta sulla morte dell'appuntato. Il fascicolo è stato aperto dal procuratore Giuseppe Verzera, che domani parteciperà ai funerali del militare dell'Arma che saranno celebrati a mezzogiorno a Militello Val di Catania, paese d'origine della vittima.

Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, appresa la notizia, ha espresso ai familiari del militare e al comandante generale dei carabinieri, le proprie condoglianze e il sentimento di vicinanza della Difesa. "La prematura scomparsa del''appuntato scelto Gianluca Sciannaca impegnato nel suo dovere per difendere l' incolumità e la sicurezza dei cittadini - ha affermato il ministro - rappresenta una dolorosa perdita per i suoi cari e per la grande famiglia delle Forze armate".

"Siamo vicini alla famiglia del carabiniere che, purtroppo, ha perso la vita a Catania nel corso di un sopralluogo dopo una rapina. Un tragico incidente che dimostra come le nostre forze dell'ordine sono costrette ad affrontare mille difficoltà per assicurarci un servizio sempre efficiente. A loro va tutto il nostro rispetto come cittadini e come italiani". Lo dice Gioacchino Alfano, sottosegretario alla Difesa.

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