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Adrano, apre lo sportello antiracket e gli imprenditori denunciano

CATANIA. «Qualcosa sta cambiando a piccoli passi commercianti e imprenditori stanno iniziando a denunciare i propri estortori.La nostra associazione è vicina e a tutti coloro che voglio liberarsi dal giogo della criminalità.«A parlare Rosario Cunsolo, presidente dell' associazione antiracket e antiusura "Libera Impresa"; associazione nata tra anni addietro con proprie sedi nei comuni di Acicatena, Biancavilla e con uno sportello a Adrano.

Ed è proprio nei comuni del «Triangolo della morte»(Paternò Biancavilla e Adrano) dove è forte la «paura» delle vittime a denunciare i propri aguzzini, il presidente Cunsolo sta provando a radicare la presenza della propria associazione. A luglio dello scorso anno nel corso della conferenza stampa dell' operazione «Time-out»,una azione investigativa portata a termine dalla polizia di stato e che decapitò i vertici del clan Scalisi ad Adrano, il procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Catania Michelangelo Patanè denunciò la mancata collaborazione da parte delle vittime di estorsioni.

«L' indagine è stata compiuta soltanto sulla base di accertamenti tecnici ed intercettazioni ed indagini di polizia ma è mancato il contributo del cittadino salvo per due casi, in cui due vittime hanno denunciato l' estorsione subita». Un fenomeno che fino a qualche mese addietro sarebbe stato simile anche nei comuni di Paternò e Biancavilla. «Dei passi avanti sono stati fatti - ha affermato il presidente Cunsolo- un mese addietro abbiamo aperto una nostra sede a Biancavilla; fino adesso sono circa 50 le aziende che hanno aderito alla nostra associazione; grazie anche alla fattiva collaborazione con altre associazioni locali, siamo riusciti a convincere alcuni imprenditori a farsi avanti, a recarsi presso le forze dell' ordine per segnalare illoro disagio derivanti da situazioni particolari. «E ieri mattina- ha proseguito Cunsolo- siamo stati a Paternò: siamo stati vicini ad un imprenditore che ha denunciato di essere vittima di estorsione.

Tra non molto una sede potrebbe essere aperta anche lì. In questi tre anni di attività tanto è stato fatto ma tanto c' è da fare. In tre anni abbiamo aiutato tanti imprenditori. Non ci arrendiamo proseguiamo nella nostra azione di contrasto; importante che i commercianti e gli imprenditori comprendono che non sono da soli; lo Stato è presente; ma non andiamo lontano la nostra associazioni cosi come tante altre opera no a fianco e in assistenza alle vittime».

E proprio in occasione della ricorrenza dei tre anni di attività dell' associazione è stato presente il presidente dell' antimafia Nello Musumeci il quale ha specificato che «denunciare significa stare dalla parte dello Stato, significa fare terra bruciata alla mafia e ai mafiosi; tuttavia dobbiamo chiederci perché ancora oggi la denuncia non è ancora una azione costante; a Paternò dove il fenomeno dell' usura e del racket è ancora diffuso, la denuncia rimane ancora a livelli molto bassi».

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