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Sequestro da 1 milione di euro per imprenditore vicino al clan Cappello

CATANIA. Personale della Direzione investigativa antimafia di Catania ha eseguito un decreto di sequestro beni, emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale su richiesta Dda della locale Procura, nei confronti Antonino Fichera, 71 anni.

L'uomo, già sorvegliato speciale, e arrestato nel 2013 in esecuzione di misura cautelare nell'ambito di un'inchiesta su un omicidio di mafia, è indicato come contiguo al clan mafioso Cappello. Il provvedimento di sequestro interessa aziende, unità immobiliari e automezzi per un valore complessivo di circa 1.000.000 di euro.

Il provvedimento di sequestro ha riguardato un terreno e un edificio di quattro piani, due imprese individuali e due autovetture. Antonino Fichera, attualmente agli arresti domiciliari, ha numerosi precedenti penali per furto, ricettazione, porto abusivo di armi, associazione per delinquere, estorsione ed omicidio.

Per quest'ultimo reato fu arrestato il 21 maggio del 2013 perché ritenuto esecutore materiale, in concorso con Roberto Campisi - anch'egli detenuto e ritenuto affiliato alla famiglia dei Cursoti milanesi - dell'omicidio di Mario Mauceri, di 50 anni, affiliato alla cosca rivale Sciuto - Tigna, avvenuto il 26 agosto del 2008, che Campisi riteneva coinvolto nell'uccisione del figlio Sebastiano, ritenuto affiliato proprio alla cosca Sciuto-Tigna. Accertamenti patrimoniali hanno consentito di far emergere come Antonino Fichera, insieme al proprio nucleo familiare, abbia accumulato un patrimonio, costituito da numerose unità immobiliari, beni mobili registrati e aziende. E' inoltre emersa una notevole sproporzione tra le fonti dichiarate e i beni direttamente o indirettamente posseduti.

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