CATANIA. Il Tribunale del riesame di Catania ha disposto la scarcerazione dei fratelli Antonino, Alessandro e Marco Pepi, rispettivamente di 42, 38 e 26 anni, e del padre, Gaetano, di 70, che erano agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta dell’omicidio di Giuseppe Dezio, 64 anni, ucciso a coltellate nelle campagne del vittoriese il 2 febbraio 2016 per una questione di confini poderali.
«Questo provvedimento - afferma il loro legale, l’avvocato Giuseppe Lipera - rende finalmente Giustizia ad una famiglia assolutamente perbene; non vi sono mai stati validi motivi che giustificassero la restrizione della loro libertà. Siamo fiduciosi che il nascituro processo faccia emergere la loro assoluta innocenza».
I quattro, il 13 gennaio scorso, sono stati rinviati a giudizio per concorso in omicidio. Sin dal primo momento, si è autoaccusato del delitto Gaetano Pepi, il padre, dichiarando di aver agito per difendere il figlio Alessandro. I quattro Pepi compariranno per il processo ordinario il prossimo 21 aprile davanti alla Corte d’assise di Siracusa.
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