ACIREALE. La comunità ecclesiale di Acireale e il vescovo, monsignor Antonino Raspanti, in una nota a firma del direttore della Diocesi Don Marco Catalano, - esprimono «sconcerto ed indignazione» per la morte del signor Giovanni Leonardi, l’uomo di 61 anni morto in ospedale nei giorni scorsi dopo un pestaggio. «Non essendo la città di Acireale solita a simili fatti di cronaca - continua la nota - quanto accaduto non può che suscitare sconcerto. A questo s'aggiunge indignazione perché chi avrebbe subito il torto del furto, ipotesi da verificare ha cercato di farsi giustizia da sé con gesti disumani e contro lo Stato di diritto».
Il vescovo nella nota esprime «vicinanza ai familiari della vittima, ed alla madre in particolare, affinché il loro dolore possa essere consolato dalla solidarietà di tanti fratelli e dalla benevolenza della Grazia di Dio» ringraziando «l'operato degli organi di polizia, che sono riusciti ad individuare i responsabili di tale crimine e con tanto impegno si prodigano per la sicurezza di ogni cittadino». «Mi auguro - conclude il vescovo - altresì che i responsabili di tale delitto si ravvedano e si pentano».
Secondo le indagini dei carabinieri della compagnia di Acireakle, Gromokov avrebbe incontrato fortuitamente la vittima vicino la stazione ferroviaria di Acireale e lo avrebbe accusato di avere sottratto il portafoglio della sua compagna. Ne è scaturita una lite durante la quale il 25enne ha colpito con calci e pugni, a più riprese, il 61enne. Subito dopo il russo, la sua fidanzata e un’amica sono saliti su un treno diretto a Messina, da dove hanno poi raggiunto Milazzo, dove i tre sono residenti.
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