"Università trasparente" contro "Università bandita". È questa l’operazione di restyling accademico avviata dal neo rettore dell’Ateneo catanese Francesco Priolo, a cui oggi sono giunti gli auguri del sindaco di Catania, Salvo Pogliese, che ha offerto "sinergia e collaborazione", e quelli di Cisl-Cgil-Uil-Ugl che agli auguri hanno associato richieste di "discontinuità e concertazione.
Priolo, chiuso lo scrutinio (conclusosi con 975 voti in suo favore), ieri sera ha ringraziato il professore decano Vincenzo Di Cataldo e gli altri candidati. L’ordinario Vittorio Calabrese (che ha raccolto 111 preferenze) ha reso subito una dichiarazione stampa di congratulazioni. Il professore Agatino Cariola (che sabato ha ritirato la candidatura insieme ai colleghi Salvatore Barbagallo e Roberto Purrello) era al Monastero dei benedettini, dove ha assistito alla “fumata bianca” e si è congratulato con il neo rettore. Sempre in serata, a Priolo sono giunti gli auguri di Barbagallo e Purrello. Alla fine, l’unità c’è stata, il responso delle urne ne è la conferma, lo dicono i voti della terna Barbagallo-Cariola-Purrello confluiti su Priolo.
Il neo rettore ha fatto subito riferimento all’inchiesta "Università bandita" è auspicato "che il lavoro della magistratura possa concludersi presto e che i colleghi coinvolti nella vicenda giudiziaria abbiano la possibilità di giustificare il loro operato. Ma sia ben chiaro - ha precisato Priolo - la nostra deve essere una comunità trasparente". "Ripartiamo da un’operazione trasparenza - ha detto Priolo -, anche per ricostruire un rapporto di fiducia con la città che sembra perduto". Catania è favorita nel rapporto con l’Ateneo, ma "per porre le basi di un’università delle competenze e non delle appartenenze, che sappia valorizzare le professionalità e fornire un proprio significativo contributo al territorio", è chiaro che si dovrà guardare anche a tutta la Sicilia orientale.
Al neo rettore, oltre agli auguri, sono giunte richieste e offerte di collaborazione dai segretari provinciali della quadruplice sindacale etnea, in sintesi di seguito illustrate. Maurizio Attanasio (Cisl) ha sostenuto che l’Università deve "offrire maggiori possibilità occupazionali, incentivare la ricerca, incrementare laboratori e dottorati di ricerca, aumentare il turn-over, restituire la sanità universitaria all’insegnamento, al perfezionamento, alla sperimentazione e all’innovazione. Ma con trasparenza del metodo e rivalutazione del merito". Per Giacomo Rota (Cgil) serve "l’avvio immediato di un percorso concertativo con i sindacati e il coraggio di compiere atti di discontinuità per il rilancio dell’Ateneo".
Enza Meli (Uil) "rivendica per tutti i dipendenti amministrativi una gestione efficace e chiara" e chiede al neo rettore «l’avvio di una trattativa con la Regione Siciliana perché il Policlinico venga restituito alla sua originaria missione di azienda universitaria di eccellenza sanitaria, autonoma rispetto agli altri poli ospedalieri". Secondo Giovanni Musumeci (Ugl), Priolo deve "far recuperare credibilità e prestigio al mondo accademico, puntando su partecipazione, merito e su una conduzione determinata, trasparente e capace di guardare al rapporto con il territorio e all’internazionalizzazione".
Infine, il sindaco di Catania Salvo Pogliese: "Rivolgo i più sentiti auguri di buon lavoro al nuovo Magnifico rettore, sicuro che la massima istituzione formativa cittadina saprà riprendere e valorizzare il prestigio e l’autorevolezza di una storia lunga seicento anni. L’Amministrazione comunale intende proseguire il cammino di sinergica collaborazione avviato con l’Università". Si attendono il decreto di nomina a rettore, da parte del Ministro dell’Istruzione e dell’Università e, il 12 settembre, la pronuncia del Tar etneo sulla legittimità delle elezioni.
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