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Aci Sant'Antonio, 9 mesi dopo il terremoto riapre via Collegio Fiandaca

Dopo il violento terremoto del 26 dicembre scorso, Aci Sant'Antonio, una delle cittadine più colpite dal sisma, comincia a sollevarsi poco per volta. Questa mattina la riapertura della via Collegio Fiandaca ha segnato un passo importante per la cittadinanza.

La strada era stata letteralmente "squarciata" dal sisma. La chiusura, in questi nove mesi, ha arrecato non pochi disagi alla città. Si tratta di una delle arterie principali di Aci Sant'Antonio, che aveva messo in ginocchio la viabilità urbana e danneggiato residenti e commercianti. I lavori sono stati finanziati con i fondi legati all'emergenza.

Oggi, alla presenza del sindacoSanto Caruso, degli assessori Giuseppe Santamaria e Quintino Rocca, della presidente del Consiglio Lucia Rapisarda, sono state rimosse le barriere Jersey che delimitavano un tratto di circa trecento metri. La chiusura di questo breve percorso ha arrecato in questi mesi problemi non indifferenti alla circolazione, e adesso, in seguito all’erogazione dei fondi legati all’emergenza e al tempestivo intervento dei tecnici del Comune, che da subito hanno lavorato al progetto e poi fatto in modo che venissero portati a termine i lavori, è possibile attraversare in sicurezza la strada.

“Oggi si riapre un’importante arteria di collegamento del Comune di Aci Sant’Antonio, soprattutto con le zone pedemontane. È un’arteria fondamentale e questo intervento è ossigeno per dare possibilità soprattutto ai mezzi d’emergenza di svolgere i loro servizi, visto che tutta la zona a monte era completamente isolata - dichiara il sindaco Caruso -. Ci ritroviamo qua, adesso, per testimoniare come siamo pronti ad affrontare tutte le emergenze: questo è un primo importante passo avanti per la circolazione, ma continueremo ad essere costantemente vigili per ridare serenità ai nostri concittadini. Aspettiamo, adesso, la ratifica della nomina del commissario ad acta: siamo quasi ad un anno dal sisma e penso che in questo momento sia opportuno alzare un po’ l’attenzione, perché ho l’impressione che si stia attraversando una fase di stasi, fase che sta rallentando tutte le attività. Dobbiamo puntare a rilanciare le iniziative per dare serenità e sicurezza alla gente”.

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