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Catania, recuperata la "Biga di Morgantina": 17 persone arrestate

Era stata rubata nel giugno del 2017 con un elicottero e il furto fece scalpore. Oggi, a distanza di poco più di due anni, la Biga di Morgantina, struttura in bronzo del 450 avanti Cristo che si trovava nella volta della cappella della famiglia Sollima del cimitero monumentale di Catania, è stata ritrovata.

Il ritrovamento ha portato anche all'arresto di diciassette persone (6 in carcere e 11 ai domiciliari), fermate dai carabinieri del Comando Provinciale di Catania per rapina, estorsione, ricettazione e furto di opere antiche. Si tratta di un gruppo criminale ad elevata pericolosità sociale, dedito alla commissione di reati contro il patrimonio nelle province di Catania, Enna e Siracusa.

I carabinieri hanno recuperato, prima che potesse essere venduta al mercato nero delle opere d’arte, la struttura bronzea, scoperta alla fine dell’800 proprio nei pressi dell’attuale sito archeologico di Morgantina in provincia di Enna, per la quale il gruppo criminale avrebbe voluto realizzare due milioni di euro.

Dopo esser stata rubata con l'elicottero, la biga, che pesa mille chili, venne poggiata su un camion e, successivamente, è stata divisa: la carrozza è stata nascosta in un garage nel Catanese, i due cavalli occultati in una stanza 'segreta' realizzata in una villetta privata dell'Ennese.

L’attività di indagine, condotta dai militari della Stazione di San Giovanni la Punta dal 2018 al 2019 e coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, trae origine da una rapina che fruttò oltre 17 mila euro commessa il 16 aprile del 2018 all’interno di un centro scommesse Snai di San Giovanni la Punta.

L'attività investigativa ha permesso di recuperare, in due fasi temporali diverse, le componenti dell’antica biga bronzea di Morgantina, del valore stimato di 1.500.000 euro. L'identificazione degli autori del furto e di coloro che l'hanno nascosta e gestito l’intermediazione per la vendita, ha consentito di individuare il potenziale acquirente di nazionalità tedesca. Monitorando l'uomo, i militari hanno scoperto dove si trovava l'opera.

La carrozza è stata trovata, il 3 luglio del 2018, all’interno di un garage ad Aci Catena, di proprietà di un appartenente al gruppo criminale, mentre i due cavalli, il 17 ottobre del 2018, all’interno di una camera segreta completamente murata, ricavata all’interno di un locale di una villa privata a Piazza Armerina, utilizzata da un noto antiquario del luogo.

Le indagini hanno permesso inoltre, osserva la Procura di Catania, di "porre un freno al crescente fenomeno dei furti e rapine ai danni di attività commerciali da parte del gruppo criminale" e di individuare, tra gli altri, un dipendente infedele della banca Monte dei Paschi di Siena, Gianluca Costantino, 44 anni, posto agli arresti domiciliari, e di un sorvegliante del cimitero monumentale di Catania, Agatino Tommaso Tasco, di 54, condotto in carcere, nell'ambito delle indagini sul furto della biga di Morgantina.

In carcere: Nuccio Ardito, nato a Catania il 26.04.1970; Antonio Corio, nato a Catania il 16.11.1997; Francesco Corio, nato a Catania, il 04.06.1978 (già detenuto per altra causa nel carcere di Catania Piazza Lanza); Gianluca Costantino, nato a Siracusa il 04.05.1975; Angelo Dario Lo Giudice, nato a Catania il 25.08.1985 e Giovanni Messina, nato a Nicosia il 05.01.1954.

Ai domiciliari sono finiti: Vito Calì, nato a Catania il 22.05.1961; Rosario Celestri, nato a Caltanissetta il 20.01.1958; Antonino Corio, nato a Catania il 21.03.1979; Salvatore Fichera, nato a Catania il 08.10.1965: Pietro Gangemi, nato a Catania il 12.08.1959; Desiree Grasso, nata a Catania il 15.12.1993; Tommaso Agatino Tasco, nato a Catania il 05.02.1965; Paolo Mirabella, nato a Catania il 16.06.1971; Giuseppe Emiliano Nauta, nato a Catania il 24.07.1974, Nunzio Mario Guido Tringale, nato a Catania il 12.09.1981 e Salvatore Tringale, nato ad Aci Castello il 18.09.1957.

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