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Casa popolare trasformata in bunker per nascondere la droga: 6 arresti a Catania

Avevano trasformato una casa popolare, in viale Grimaldi, in un vero bunker dove nascondere la droga per non essere scoperti dalle forze dell'ordine. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Fontanarossa, coadiuvati da quelli della Stazione di Librino,  hanno arrestato sei persone: Carmelo Giuffrida, 38enne, pusher; Giovanni Citraro, 28enne, addetto al rifornimento della droga, nonché all’accoglienza della clientela (era già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza); Salvatore Pulvirenti, 29enne, che faceva la vedetta; Sandro Berti, 46enne, sempre vedetta, Alfio Palermo, 28enne, vedetta. Sono ritenuti responsabili nel concorso in spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. In manette anche Alessandro Rossello, 22enne, ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

La casa, occupata abusivamente dal gruppo criminale, si trovavano nello stesso stabile dove nel luglio scorso è stato compiuto un blitz da parte delle forze dell'ordine, aveva un cancello in ferro e una porta blindata.

È stata scoperta una vera organizzazione con vedette e addetti alla vendita che utilizzavano nelle comunicazioni radio nomi in codice quali “gelataio” o “muratore”  e hanno riscontrato l’attività di spaccio anche attraverso la testimonianza degli acquirenti che, fermati a debita distanza, venivano trovati in possesso delle dosi appena comprate confermandone l’acquisto dal gruppo.

Le squadre dei carabinieri sono intervenute in contemporanea; alcuni hanno bloccato le vedette mentre altri hanno fatto irruzione calandosi dall’alto nel covo dove si era nascosto Carmelo Giufrida che nascondeva in tasca la chiave del cancello in ferro.

La perquisizione dei locali ha consentito di trovare e sequestrare 27 dosi di crack, 76 dosi di marijuana, 2 dosi di cocaina, una ricetrasmittente, un impianto di videosorveglianza e video registrazione dotato di monitor di ben 55 pollici, tre microcamere puntate sulle zone di spaccio utili a prevenire l’intervento delle forze dell’ordine, nonché a verificare il regolare svolgimento dell’attività illecita, 300 euro in contanti, probabilmente parte dell’incasso sulla pregressa vendita degli stupefacenti.

Durante il blitz, Rossello si è recato nei pressi di un albero per prelevare una busta di plastica caricarla in auto e scappare ma una della pattuglie lo ha inseguito e bloccato, scoprendo che la busta conteneva mezzo chilogrammo di marijuana.

I primi cinque arrestati, assolte le formalità di rito, sono stati associati al carcere di Catania Piazza Lanza, mentre Rossello attenderà la direttissima agli arresti domiciliari.

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