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Mafia, maxi retata della polizia a Catania: 46 arresti e sequestri

Una volante della polizia di Catania

Maxi operazione antimafia della polizia a Catania con l'esecuzione di un'ordinanza cautelare in carcere per 46 indagati del clan 'Cappello-Bonaccorsi'.

L'inchiesta della Procura Distrettuale etnea per la disarticolazione della cosca coinvolge anche mogli e figli dei boss. Nel blitz 'Camaleonte' sono impegnati centinaia di uomini della Polizia, con i reparti speciali e i nuclei investigativi, coordinati dalla Dda di Catania e dal Servizio centrale operativo. Sono in corso perquisizioni e sequestri di beni.

Per 44 è stata disposta la detenzione in carcere, per due i domiciliari e per i rimanenti sei l’obbligo di dimora presso il comune di residenza con divieto di allontanarsi dall’abitazione tra le ore 22 e le ore 7. A vario titolo vengono contestati i reati di associazione di stampo mafioso «Cappello/Carateddi», promossa da Salvatore Cappello e diretta, fra gli altri, da Sebastiano Balbo, associazione suddivisa in gruppi che operavano nei vari quartieri, tra cui quello organizzato e diretto da Salvatore Massimiliano Salvo (già detenuto al 41 bis e arrestato nell’operazione Penelope), assieme Giovanni Pantellaro ed Salvatore Arcidiacono, il gruppo dei «Carateddi» diretto da Concetto Bonaccorso.

Poi il gruppo di «Monte Pò» diretto da Mario Strano, quest’ultimo già al servizio della famiglia mafiosa Santapaola/Ercolano e successivamente impostosi sul territorio con autonomia decisionale seppure organicamente alleato al clan Cappello/Bonaccorsi e allo storico leader Sebastiano Lo Giudice; rapine, furti ed estorsioni, nonchè traffico illecito di sostanze stupefacenti. Contestata l’associazione mafiosa finalizzato a traffico della droga per avere fatto parte di un’associazione, promossa, organizzata e diretta da Mario Strano, Luigi Scuderi nonchè organizzata e diretta da Goffredo Francesco Treccarichi Scauzzi, Salvatore Culletta, Salvatore Castorina, Alfio Strano.
Sottoposti a sequestro la totalità delle quote ed intero patrimonio aziendale della società Sc Logistica srl, con sede legale in Catania Stradale Primosole e con uffici operativi in questa zona Industriale Contrada Torrazze; i conti correnti e depositi.

L’attività di indagine è iniziata nel gennaio 2017, quale prosecuzione del procedimento penale nei confronti di Sebastiano Sardo, esponente di vertice del gruppo mafioso, a capo di una cellula, interna al clan, dedita prevalentemente al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, e si è conclusa nel gennaio 2019. Nell’inchiesta sono confluite le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia; le intercettazioni ambientali gli accertamenti investigativi di tipo tradizionale.

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