Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Mafia a Catania, blitz contro il clan Santapaola-Ercolano: 21 arresti

Blitz antimafia a Catania. Carabinieri del comando provinciale hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip nei confronti di 21 persone. L'operazione riguarda la provincia etnea, ma anche quelle di Milano e Lecce.

I coinvolti sono indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e lesioni pluriaggravate, con l'aggravante del metodo mafioso. A sette persone il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere.

L'indagine, denominata "Iddu", ha consentito di delineare il ruolo di primo piano di Benedetto La Motta, 62 anni, secondo le indagini referente per la zona di Riposto e Giarre della famiglia di Cosa Nostra catanese dei Santapaola-Ercolano, nonché quella dei suoi più fedeli collaboratori tra i quali il 76enne Antonino Marano, noto come il "killer delle carceri".

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del boss Benedetto La Motta, detto "Benito" o "Baffo", 62enne di Riposto, e Paolo Censabella, 62enne di Mascali, chiamati a rispondere di concorso in omicidio, con l’aggravante di aver agito con premeditazione e con crudeltà. Uno dei destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare eè riuscito a sfuggire all’estero ed è adesso ricercato.

Oltre a loro gli indagati sono: Giovanni Bonaccorso, due 46 anni, Abedelmajid Boualloucha, di 27, Giuseppe Campo, di 46, Ornella Cartia, di 68, Paolo Castorina, di 37, Giancarlo Leonardo Cucè, di 42, Andrea La Spina, di 37. Tra gli indagati anche Graziano Leotta, di 52 anni, Cateno Mancuso, di 49, Massimiliano Mancuso, di 25, Salvatore Marletta, di 47, Davide Patanè, di 38, Salvatore Patanè, di 49, Liborio Previti, di 39, Giovanni Russo, di 31, Andrea Sapienza, di 46, Agatino Tuccio, di 54, Gaetano Zammataro, di 33.

Tra di loro ci sono anche i mandanti e gli autori dell'omicidio di Dario Chiappone, ucciso nell'ottobre del 2016. Le indagini hanno consentito di documentare le intimidazioni e i pestaggi commessi dagli indagati per imporre il controllo mafioso del territorio

L'operazione dei carabinieri, avviata d'intesa con la Dda della Procura di Catania, è nata con l'obiettivo di contrastare in particolare la famiglia di Cosa Nostra catanese Santapaola-Ercolano sia nel capoluogo che in provincia.

Gli investigatori hanno ricostruito l’ingente volume d’affari illegali, il sistema di gestione delle piazze di spaccio h 24, le modalità di approvvigionamento e cessione di cocaina, marijuana e hashish e il mantenimento degli affiliati detenuti. Tra le attività del clan anche le estorsioni aiuto danni di commercianti, nessuna delle quali è stata denunciata dalle vittime.

Durante le indagini sono state arrestate in flagranza di reato di detenzione di droga 10 persone e sono stati sequestrati 210 di marijuana, 320 grammi di cocaina, 40 grammi di hashish, una piantagione con 170 piante di canapa indiana, quattro proiettili calibro 7.65 e 4.715 euro in contanti.

La direzione e gestione del clan era riconducibile a Benedetto La Motta, di 62 anni, tra i destinatari del provvedimento restrittivo, indicato da più pentiti come referente del clan catanese, coadiuvato da alcuni fedelissimi tra i quali Antonino Marano di 56 anni, noto come il «killer delle carceri» . La Motta e Marano sono stati raggiunti recentemente da una ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’efferato omicidio di Dario Chiappone

A seguito dell’arresto di La Motta, gli sarebbe subentrata la moglie, Grazia Messina non solo avrebbe ricevuto i proventi delle estorsioni ma dimostrato di saper amministrare anche la giustizia criminale commissionando il pestaggio di uno dei rapinatori di un negozio 'protettò dal clan. Dei 21 destinatari del provvedimento 14 sono stati rinchiusi nelle carceri di Catania, Siracusa, Messina, Caltanissetta, Milano e Lecce.

Caricamento commenti

Commenta la notizia