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Droga, la rete dello spaccio in provincia di Catania: 4 arresti, 18 gli indagati

Quattro arresti e sette obblighi di dimora e di presentarsi alla polizia giudiziaria: è il bilancio dell'operazione antidroga dei carabinieri del comando provinciale di Catania, della compagnia di Acireale e del nucleo Cinofili di Nicolosi che hanno eseguito il provvedimento emesso dal Gip su richiesta della Procura etnea.

I reati contestati, a vario titolo, sono spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato, ricettazione e detenzione illegale di arma. Le indagini erano state avviate dopo che un anonimo aveva segnalato una fiorente attività di spaccio ad Aci Sant'Antonio e la presenza di un deposito di droga in un garage dello stesso paese. Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire la rete che gestiva 'piazze di spaccio' anche a San Giovanni La Punta e a Pedara.

Dalle indagini emerge che il gruppo utilizzava un linguaggio criptico non soltanto per organizzare incontri con gli acquirenti, ma anche per pianificare mirati furti di carburante da rivendere per ottenere denaro contante per finanziare l'acquisto di sostanze stupefacenti. Di rilievo anche il ruolo esercitato dalle donne che, in concorso con i mariti o i fidanzati e in presenza di minorenni, concorrevano alla cessione della droga organizzando gli appuntamenti con gli acquirenti.

Nell'inchiesta, denominata 'A Fossa', sono complessivamente 18 gli indagati, ai quali i carabinieri hanno, contestualmente all'esecuzione dell'ordinanza del Gip, notificato l'avviso di conclusione indagini.

I COINVOLTI. Destinatari dell'ordine di custodia cautelare in carcere eseguito da militari dell'Arma sono: Antonio Barbarino, di 34 anni, Salvatore Bonaccorso, di 49, Angelo Sabino, di 31 e Alfio Scammacca, di 34. L'obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria è stato notificato da militari dell'Arma a: Luca Andrea Cassiele Arena, di 32 anni, Lucia Caterina Brischetto, di 25, Placido Cannavò, di 46, Sergio Cannavò, di 47, Jessica Di Mauro, di 30, Lorenzo Luca Musumeci, di 37, e a Sebastiano Saraceno, di 45.

L'INCHIESTA. Le indagini dei carabinieri, avviate nel giugno del 2019 dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Acireale, hanno fatto emergere un giro d'affari di diverse migliaia di euro immesse nel mercato della droga. Sono state inoltre sequestrate una carabina ad aria compressa, modificata nella potenza, priva di marca e con la matricola abrasa, e munizioni. Dei 18 indagati, 11 sono i destinatari della misura cautelare, mentre i restanti hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini preliminari.

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