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Coronavirus, Bronte a rischio zona rossa con 194 contagi. Il sindaco: "Tamponi a tappeto"

Sede del "II Circolo didattico Giuseppe Mazzini" di Bronte

Ieri, dopo circa 180 tamponi rapidi, eseguiti pure ad alunni, docenti e personale Ata del "II Circolo didattico Mazzini", ai plessi Sciarotta e Marconi sono emersi 48 nuovi casi (ma inclusi familiari di bambini positivi, sottoposti subito al test). I contagiati a Bronte, così, in un mese sono balzati da 5 ai 194 di ieri, tenendo presenti anche i 24 asintomatici (19 anziani e 5 operatori) accertati venerdì alla Casa per anziani San Vincenzo, e l’anziana asintomatica portata giovedì in ospedale per altre ragioni, che ha fatto scattare i controlli nella struttura, già dimessa ma rientrata nel relativo centro Covid.

La delicata situazione del residence San Vincenzo, in aggiunta alla professionalità del gestore, suggerirebbe maggiori attenzioni dall’Asp di Catania e dal relativo Commissario per l’emergenza Covid, sia per una ripetizione più ravvicinata dei tamponi sui 40 anziani ospiti e i 16 operatori negativi (un’attesa di dieci giorni potrebbe essere fatale), sia per attuare rigidamente protocolli nella distinzione fra personale addetto al centro Covid rispetto a quello impiegato nel reparto con persone negative, sia nella fornitura, nell’utilizzo e nello smaltimento quotidiano dei dispositivi di protezione usati dal personale (guanti, mascherine, tute monouso), oltre che per la sanificazione dei locali.

Tornando alla situazione complessiva di Bronte, i dati forniti dall’Asp di Catania non rispecchierebbero la situazione reale dell’andamento epidemiologico fra la popolazione, per lo scostamento fra gli esiti dei tamponi positivi eseguiti in laboratori privati, rispetto a quelli certificati dall’Asp dopo molti giorni, e per il ritardo nella comunicazione ai sindaci dei casi certi. Si pensi ai soggetti guariti che da giorni circolano per Bronte, ma di cui al comune non si avrebbe notizia, come ancora oggi non si saprebbe nulla dell’anziano deceduto.

Non a caso, infatti, il sindaco Pino Firrarello ha "chiesto all’Unità speciale di continuità assistenziale (Usca) dell’Asp di Catania di procedere a un allineamento tempestivo dei dati di contagiati e guariti, dei tamponi da effettuare, eseguiti e da refertare". Firrarello ha continuato: "Sono in costante contatto con le autorità sanitarie locali e provinciali e i competenti Dipartimenti regionali, per fare un necessario punto della situazione. Abbiamo completato la sanificazione di tutte le scuole materne, elementari e medie, delle caserme dei carabinieri e della forestale e dei locali della Cri. Le scuole rimarranno chiuse altri 10 giorni perché faremo eseguire tamponi a tappeto dall’Asp. Raccomando a tutti massima prudenza - ha concluso il sindaco Firrarello - e ai genitori di tenere i bambini a casa. Non escludo nessuna ipotesi, ma al momento posso dire che abbiamo scongiurato di diventare zona rossa".  La parola passa al senso di responsabilità dei Brontesi.

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