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Uccisa da vicina a Catania, la perizia: "La fermata ha ecchimosi da offesa"

Ghiulea Georgeta Colesnicenco

"È possibile sostenere con elevato criterio di credibilità scientifica o di probabilità logica" che le "ecchimosi" riscontrate "rappresentino la espressione di un trauma di natura contusiva, compatibile con le dichiarazioni rese dalla indagata nel corso dell’interrogatorio dell’udienza di convalida e quindi compatibili con una azione meccanica contusiva ad opera di terzi anche con mezzi di offesa naturali (mani-piedi)".

È la conclusione del medico legale nominato dal Gip Andrea Filippo Castronuovo di redigere una perizia su esiti di ferite su Ghiulea Georgeta Colesnicenco, la 47enne romena fermata il 4 febbraio scorso dalla polizia per l'omicidio di una 42enne colombiana, colpita mortalmente con una coltellata all’addome, a Catania il giorno prima durante una lite tra vicini di casa.

Secondo il dottore Cataldo Raffino le contusioni che la donna, detenuta in carcere a Palermo, aveva a livello dello sternocleidomastoideo sinistro, della regione toracica sinistra e della superfice interna coscia sinistra per il loro "aspetto cromatico" sono "circoscrivibili in un unico momento temporale" e "compatibili temporalmente con i giorni per i fatti per cui si procede". Secondo il legale della fermata, l'avvocato Pietro Ivan Maravigna, è la dimostrazione della tesi della legittima difesa sostenuta dalla sua assistita.

La perizia è stata già notificata alle parti, ma l’udienza per la sua acquisizione, prevista per oggi, è stata rinviata al prossimo 23 febbraio per consentire la partecipazione dell’indagata, che è in isolamento per misure prevenzione anti Covid adottate al carcere Pagliarelli di Palermo.

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