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Spese ingiustificate, la Corte dei Conti condanna i dipendenti dell'istituto Bellini di Catania

I giudici della Corte dei Conti presieduti da Vincenzo Lo Presi hanno condannato i dipendenti amministrativi a risarcire l’Istituto musicale Vincenzo Bellini di Catania. La sentenza è di primo grado. I giudici hanno accolto le richieste del procuratore Gianluca Albo.

Per la guardia di finanza vi sarebbero state spese ingiustificate, bonifici in favore di alcune società che con l’ente, alcune delle quali non avevano mai avevano avuto a che fare con l'istituto. Vi sarebbero stati , secondo l’accusa, anche stipendi gonfiati con indennità di funzione e versamenti di contributi non dovuti. La cifra da risarcire è di circa 14 milioni di euro da dividere in solido tra gli imputati in base alla responsabilità.

Giuseppa Agata Carrubba, responsabile dell’ufficio ragioneria dell’ente, dovrà restituire 14 milioni in solido con altri imputati, Francesco Bruno 10 milioni e 300 mila euro in solido con gli altri imputati, Vita Marina Motta, responsabile della segreteria didattica 2 milioni e 600 mila euro in solido con gli altri, Lea Marino, responsabile dell’ufficio personale 2 milioni e 400 mila euro sempre in solido, Paolo Di Costa, impiegato della ragioneria 73 mila euro in solido.

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