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Bronte, inaugurato il nuovo punto nascite dell'ospedale

All’ospedale di Bronte, Soleil e Francesco inaugurano la nuova sala parto del punto nascite riaperto lunedì. Il fiocco rosa è arrivato alle 23,45 di ieri sera mentre quello azzurro alle 3 di stanotte, a seguito di due parti naturali, i primi dopo una riapertura del reparto fra le polemiche, a seguito dell’invio a Biancavilla e Catania di due partorienti lunedì sera, poche ore dopo l’inaugurazione, perché mancava l’anestesista, che da ieri c’è.

A tagliare il nastro del nuovo punto nascite, i cui lavori sono durati circa 4 mesi, c’erano l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per l’Asp di Catania il direttore generale Maurizio Lanza, quello amministrativo Giuseppe Di Bella e quello sanitario Antonino Rapisarda, tutti accolti dal direttore dell’ospedale Castiglione-Prestianni, Salvatore Pillera, insieme al sindaco di Bronte, Pino Firrarello, e ai primi cittadini di Cesarò, Maletto e Randazzo, Salvatore Calì, Pippo De Luca e Francesco Sgroi.

«Adesso anche a Bronte è possibile nascere nella massima sicurezza», ha detto lunedì pomeriggio l’assessore Ruggero Razza, un’affermazione divenuta immediatamente pubblica e rassicurante, con un impatto nel comprensorio così forte da far “agitare” subito le acque di quattro donne incinte e a farle rompere in altre due gestanti che, però, dal pronto soccorso di Bronte nella stessa serata sono state inviate a Biancavilla e Catania, perché di notte il punto nascite non era operativo, per assenza dell’anestesista.

La notizia sul disservizio ieri ha fatto il giro dei social, fra il serio e il faceto, mentre in sala operatoria venivano eseguiti due parti cesari, a quanto pare programmati, perché dalle 8 alle 12 l’anestesista “riceveva”. La riattivazione del punto nascite su “appuntamento” è durata poco, ieri stesso, infatti, la direzione dell’Asp di Catania ha inviato un’anestesista anche per il servizio notturno (dalle 20 alle 8), il dottore Marco Di Bella, che ha consentito al dottore Angelo Furnari (ginecologo) e alle ostetriche Maria Catalano e Lucia Milazzo di lavorare in sicurezza nella nuova sala parto, dove due gestanti di Bronte e Maletto hanno dato alla luce Soleil e Francesco, ovviamente con parti naturali, con inaugurazione pratica del punto nascite rifunzionalizzato.

L’assessore alla Salute del comune di Bronte, Angelica Prestianni, ha precisato: «Il reparto è funzionante giorno e notte. Lo hanno confermato a me personalmente il direttore generale Maurizio Lanza e quello sanitario Antonino Rapisarda. Lunedì sera non era possibile far nascere bambini perché era necessario provvedere alla sanificazione ed alla pulizia straordinaria del reparto. Il Punto nascita sarà attivo anche la notte perché il direttore Rapisarda, che conosce bene i problemi essendo un direttore di Ginecologia ed Ostetricia, ha già provveduto a garantire la presenza degli anestesisti e dei ginecologi».

Sulla vicenda, il sindaco di Bronte Pino Firrarello, ha dichiarato: “Il decreto Balduzzi va revocato. Mettendo in pratica l’idea degli ospedali riuniti, infatti, in passato è accaduto che qualche primario per colmare le lacune in altri ospedali, abbia sottratto personale da Bronte. Se dovesse ricapitare ci rivolgeremo alla Magistratura».

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