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L'università pagò l'appalto due volte per errore, condannato dirigente

Sentenza della Corte dei conti: Giuseppe Verzì dovrà risarcire all'ateneo 343 mila euro

Per una serie di sviste l'Università di Catania liquidò due volte una tranche da 856 mila euro dei lavori per la costruzione della “Torre biologica”, il centro di eccellenza per la medicina e la ricerca. Ora Giuseppe Verzì, all'epoca dirigente dell’Area dei lavori e del patrimonio immobiliare, è stato condannato dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti a risarcire 343 mila euro. Nelle motivazioni della condanna il collegio giudicante sottolinea come la condotta del dirigente sia stata “difforme macroscopicamente dal contegno che sarebbe lecito attendersi da un dirigente di ordinaria diligenza”. Gli stessi giudici contabili hanno invece assolto l'ex direttore generale Lucio Maggio e dichiarato inammissibile l'atto di citazione della procura nei confronti del dirigente dell'Area finanziaria Federico Arturo Portoghese e dei funzionari Margherita Zappalà e Agata Buttà. Nella citazione a giudizio il pm aveva chiesto che Verzì fosse ritenuto responsabile del 40% del danno e che il restante 60% fosse diviso fra Maggio, Portoghese, Zappalà e Buttà (128 mila euro ciascuno).

Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un ampio  servizio di Antonio di Giovanni

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