Un operaio di 24 anni, marocchino, ha subito l’amputazione del braccio destro mentre era al lavoro con un macchinario di una ditta di riciclo di materiale plastico della zona industriale di Catania. Soccorso con un elicottero del 118, è stato trasportato nell’ospedale Cannizzaro e ricoverato al Trauma center. È stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla spalla da parte di un’équipe medica multidisciplinare.
La Cgil e la Filctem di Catania, in una nota, parlano di «pericoli che sono all’ordine del giorno», osservando che «la sicurezza non è ancora al primo posto nei luoghi dove si trascorre la maggior parte del nostro tempo, ossia al lavoro». «Nelle prossime ore - aggiungono i segretari dei due sindacati, Carmelo De Caudo e Jerry Magno - sapremo di più su quanto sia realmente accaduto nel caso specifico, ma crediamo sia venuto il momento di tornare a vigilare sulla reale applicazione delle regole intensificando i controlli. Non è escluso che la crisi causata dalla pandemia abbia portato ad un abbassamento degli investimenti in direzione della sicurezza».
«Siamo certi che le autorità competenti faranno chiarezza sull'incidente sul lavoro - affermano i segretari generali di Uil e Uiltec Catania Enza Meli e Alfio Avellino -. All’operaio, gravemente ferito, e alla sua famiglia vogliamo assicurare il nostro impegno perché possa disporre di ogni tutela legale e sindacale. Chiediamo verità e giustizia su questo episodio, ma non basta. Occorre prevenzione, quindi un significativo aumento di organici negli ispettorati del lavoro che in Sicilia dipendono dalla Regione. Ribadiamo, inoltre, la proposta lanciata in queste ore dal nostro leader nazionale Pierpaolo Bombardieri perché venga prevista la sospensione dell’attività per le imprese che violano le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro».
Caricamento commenti
Commenta la notizia