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Dopo un mese di tregua l'Etna si risveglia, riaffiora l'incubo cenere

L'Etna in eruzione in una foto dello scorso maggio

Dopo circa un mese di tregua l'Etna si risveglia. L'osservatorio etneo dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha reso noto che a partire dalle 2,47 della notte è stata registrata una debole ripresa dell'attività stromboliana al Cratere di Sud-Est.

Fino a questo momento, l'attività del vulcano non desta preoccupazione perchè ha prodotto solo sporadiche esplosioni isolate accompagnate da piccoli "sbuffi" di gas, che si spostano verso sud-ovest. Non c'è dunque ancora allerta per i Comuni che, soprattutto nell'ultimo anno, hanno dovuto far fronte all'emergenza cenere. Appena un mese fa dalla frazione di Altarello di Giarre era partita una diffida a intervenire rivolta non solo all'amministrazione locale, ma anche al responsabile regionale della protezione civile Salvo Cocina e al presidente della Regione Nello Musumeci.

Le sorgenti del tremore si concentrano nell'area dei crateri centrali con profondità tra 2600 e 2700 m sopra il livello del mare.

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