Una nuova bocca effusiva si è aperta sul versante settentrionale del cratere di Sud-Est dell’Etna a una quota di circa 3.250 metri. Emette una piccola colata lavica in direzione nord-est. Prosegue anche l’effusione lavica dalla bocca che si è aperta il 12 maggio scorso, i cui fronti lavici si attestano nella desertica Valle del Leone. Il cratere di Sud-Est continua ad essere interessato da un’attività esplosiva Stromboliana, di intensità variabile, che è stata accompagnata da una emissione discontinua di cenere diluita che si è dispersa in direzione sud-ovest. E’ quanto emerge da rilievi compiuti da esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico, pur mostrando ampie oscillazioni nel trend, si mantiene nell’intervallo di valori alti. La sorgente del tremore vulcanico risulta al di sotto del cratere di Sud-Est, alla profondità di circa 3.000 metri. L’attività infrasonica al cratere di Sud-Est è molto sostenuta sia nel numero che nell’energia dei transienti infrasonici. I segnali acquisiti dalle reti Gnss e clinometrica non mostrano variazioni significativi.
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