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Abusivismo edilizio all'Oasi del Simeto: due denunciati

Ruspe in azione all'Oasi del Simeto contro l'abusivismo edilizio in una foto d'archivio

Violazione dei sigilli di una costruzione abusiva, deterioramento dell’habitat naturale, raccolta e gestione illegale di rifiuti speciali. Tutti questi reati commessi all’interno della Riserva naturale orientata Oasi del Simeto, a sud del centro abitato di Catania. I protagonisti, i due occupanti dell’immobile abusivo, uno dei quali pluripregiudicato,  entrambi appartenenti ad un nucleo familiare che percepisce il reddito di cittadinanza, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria dal personale del commissariato di Librino.

I nuovi reati rilevati sono il risultato di una ispezione degli agenti accompagnati da operatori addetti alle riserve naturali in un sito già individuato e oggetto di contestazioni già nel 2019 e 2020. In quelle circostanze la struttura illegale fu sequestrata e vennero apposti i sigilli, provvedimenti che, però, non hanno impedito al pluripregiudicato di riprendere i lavori di muratura, ingrandire e completare due manufatti e recintare un lotto di terreno con tanto di piscina,  di circa 600 metri quadrati. Realizzata, inoltre, una piattaforma in cemento di circa 400 metri quadrati utilizzata per lo stoccaggio di rifiuti, potenzialmente dannosi in un’area sottoposta a vincoli ambientali per la sua importante valenza per la salvaguardia di specie animali e vegetali, oltre che di stazione di passaggio per uccelli migratori. L’area in cui sono avvenute le manomissioni ambientali e i lavori edilizi abusivi è stata nuovamente sottoposta a sequestro, mentre si allunga l’elenco delle denunce a carico delle due persone che, a modo loro sensibili alla bellezza del luogo, caparbiamente insistono nella personale privatizzazione di un’area che è bene della collettività.

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