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Catania, esplosione nell'azienda: muore un operaio colpito da un frammento

La Ecometalli di Catania

Un operaio di 37 anni,  A.V., è morto in un incidente di lavoro avvenuto nel sito della Ecometalli srl, nella zona industriale di Catania. La società si occupa di raccolta e commercio di metalli. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. La Procura ha aperto un’inchiesta. L'operaio è deceduto poco prima delle 12.30 all’interno dell’azienda che si occupa di raccolta e commercio di metalli.

Da una prima sommaria ricostruzione l’operaio di 37 anni è stato colpito da un frammento metallico dopo un’esplosione, forse di una bombola, mentre era su un mezzo di lavoro. L’impatto è stato violento e l’operaio è morto sul colpo.

«Sappiamo soltanto che oggi alla zona industriale - dice la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli - in un’azienda di rottamazione metalli è morto di lavoro un uomo di 37 anni. E tanto basta. A magistratura e investigatori ci affidiamo perché facciano luce sull'accaduto rispondendo alla richiesta di verità, di giustizia, dei familiari della vittima. Noi, però, chiediamo anche altro: rivendichiamo prevenzione e controlli, quindi un significativo aumento di organici negli Ispettorati del lavoro che in Sicilia dipendono dalla Regione».

Enza Meli aggiunge: «Non ci bastano le promesse, gli impegni generici assunti da un esponente del governo siciliano dopo la nostra manifestazione di mercoledì a Palermo. Dalle istituzioni politiche vogliamo fatti concreti, perché questa strage possa finire. #ZeroMortiSulLavoro, la campagna fortemente voluta dal nostro leader Pierpaolo Bombardieri, non è uno slogan ma la battaglia della vita che la Uil ha intrapreso perché lo scandalo di questa strage finisca. Adesso».

«L'ennesimo incidente mortale sul lavoro - dichiara il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo - ci trascina di nuovo nel clima di dolore e rabbia di chi ogni giorno rischia la vita per mancanza di controlli. Ancora una volta la Cgil si stringe al dolore dei familiari dell’operaio scomparso. Morire mentre si lavora per portare a casa uno stipendio - aggiunge - non è tollerabile. La Regione Siciliana non può ignorare ciò che sta accadendo». De Caudo afferma che «i controlli nei cantieri e nelle aziende vanno rafforzati realmente e questo sarà possibile solo se e quando sarà assunto nuovo personale. Come Cgil investiamo moltissimo tempo ed energia per informare i lavoratori dei loro diritti e le imprese dei loro doveri. Ma tutto questo potrebbe rivelarsi inutile, o quasi, se la svolta vera non arriverà dalle istituzioni. Queste morti non possono pesare sulla coscienza della politica, sulla coscienza di tutti. È una strage alla quale dobbiamo mettere la parola fine».

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