Il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, su delega del ministro dell’Interno, ha disposto l’accesso ispettivo nel Comune di Randazzo per «verificare l’eventuale sussistenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso».
La Commissione, si legge in una nota di Palazzo Minoriti, si è insediata nella mattinata di oggi e, come disposto dal Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali, entro tre mesi, rinnovabili una volta per un ulteriore periodo massimo di tre mesi, terminerà gli accertamenti, rassegnando al prefetto le proprie conclusioni.
«Insieme con il presidente del Consiglio comunale, Carmelo Scalisi, abbiamo appreso con serenità la notizia dell’insediamento della commissione prefettizia - dichiara il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi - chiamata a verificare l’eventuale sussistenza, fra gli atti del Comune di Randazzo, di elementi contrari al rispetto della legalità. Sappiamo che si tratta di un atto dovuto a seguito dell’operazione “Terra bruciata” che ci ha visti coinvolti, ma, da cui abbiamo sempre dichiarato, in tutte le sedi, la nostra più totale estraneità». Poi Sgroi aggiunge: «Alla Commissione, di conseguenza, come è già stato con le autorità inquirenti e con la magistratura, assicuriamo tutta la collaborazione possibile, affinché possa anch’essa avere prova della nostra personale estraneità ai fatti oggetto d indagine per i quali peraltro, la procura distrettuale di Catania ha avanzato al giudice per le indagini preliminari la richiesta di archiviazione».
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