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Catania, insultato e picchiato funzionario della Motorizzazione durante la revisione di un mezzo

L'Ugl denuncia anche precedenti analoghi: diversi mesi fa un esaminatore è stato minacciato ed aggredito dopo avere bocciato un giovane, mentre un commissario ha rischiato grosso per una denuncia avanzata nei confronti di un candidato trovato in possesso di sistemi di comunicazione a distanza

Un funzionario della Motorizzazione civile di Catania è stato malmenato e insultato durante le operazioni di revisioni di un mezzo in un centro autorizzato. L’aggressione, avvenuta nei giorni scorsi, è stata resa nota oggi nel corso di una assemblea sindacale convocata dalle sigle Ugl Autonomie locali e Sadirs nei locali della Motorizzazione civile di Catania per pianificare rinnovate iniziative per chiedere «soluzioni urgenti a tutela di chi ogni giorno è chiamato a svolgere compiti sempre più gravosi».

«Siamo solidali con il nostro collega, che immotivatamente è stato picchiato e insultato solo per aver fatto il proprio dovere durante un’operazione di revisione di un mezzo che stava avvenendo in un centro autorizzato. Condanniamo il vile gesto e siamo certi che la giustizia applicherà la legge senza sconti, anche se purtroppo continua a rimanere un clima di paura ed insicurezza che deve essere superato», dicono Alessandro Catalano, coordinatore provinciale dei dipendenti regionali della Ugl Autonomie locali e rappresentante sindacale aziendale Alessandro Catalano e l’esponente del Sadirs nell’ambito della Motorizzazione civile di Catania Antonio Musumeci.

«Diversi mesi fa un esaminatore è stato minacciato ed aggredito dopo aver bocciato un giovane ad un esame e alcuni mesi addietro un nostro commissario d’esame - aggiungono Catalano e Musumeci - ha rischiato grosso per una denuncia avanzata nei confronti di un esaminando trovato in possesso di sistemi di comunicazione a distanza». «Chiediamo sin da adesso - concludono i due sindacalisti - un’inversione di tendenza per evitare degenerazioni ed altri spiacevoli fatti a salvaguardia dei lavoratori che devono espletare il loro mandato senza condizionamenti e paure. È chiaro che in assenza di ulteriori disposizioni siamo pronti ad incrociare le braccia fino a quando non saranno poste le indispensabili misure di protezione per i tecnici di questa Motorizzazione civile».

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