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La bonifica nell'ufficio di Sammartino, il carabiniere indagato: «Ho fatto un favore a un collega, non ho preso soldi»

L'appuntato Antonio Battiato si difende: «ho fatto tutto fuori dal servizio» con rivelatore di frequenze che costa poco ed è accessibile a tutti. Per la Procura il deputato avrebbe pagato 400 euro per il lavoro

Carabinieri del comando provinciale di Catania stanno eseguendo un'ordinanza di misura cautelare nei confronti di 11 persone tra esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori accusati, a vario titolo, di scambio elettorale politico - mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra gli arrestati il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando. Ai domiciliari il suo oppositore politico, Mario Ronsisvalle, poi suo alleato. Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione e leader della Lega Luca Sammartino.ANSA/ Carabinieri ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK

Ha commesso «una leggerezza per fare un favore a un amico, un collega in pensione», perché «insisteva e mi sembrava male», ma «non ho mai preso soldi» e ho fatto «tutto fuori dal servizio» con rivelatore di frequenze che costa poco ed è accessibile a tutti. È la linea di difesa dell’appuntato dei carabinieri, Antonio Battiato, indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Pandora, rispondendo alle domande del gip Carla Aurora Valenti.

L’interrogatorio di garanzia si è svolto alla presenza del suo legale, l’avvocato Salvatore Leotta. Il giudice si è riservato la decisione sulla richiesta della Dda di applicare la misura della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio e servizio al militare dell’Arma che era in servizio al nucleo di Polizia giudiziaria della Procura.

Il collega citato dal carabiniere è il luogotenente in congedo Antonino Cunsolo, che era in servizio nel suo stesso ufficio, indagato anche lui per corruzione, che, secondo l’accusa, in almeno tre occasioni gli avrebbe chiesto di eseguire la «bonifica» dei locali della segretaria politica di Luca Sammartino.

La ricerca avrà esito negativo, ma la microspia c’era ed era stata attivata dai carabinieri con un apposito sistema «anti bonifica». Secondo la ricostruzione della Procura, Sammartino per il «lavoro» avrebbe consegnato in due trance 400 euro a Cunsolo che quest’ultimo avrebbe dato a Battiato.

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