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Catania, dopo il sequestro di cavalli, l’influencer del crimine incita alla «guerra in piazza»

Ha 60 anni e più di 15 mila follower, è stato denunciato per istigazione a delinquere.

«Riuniamoci e facciamogli guerra in una piazza, in qualsiasi altro posto, perché altrimenti questi ci salgono addosso. Cosa ci possono fare? Ci arrestano? Tanto poi ci rimettono in libertà! Ci denunciano? Cosa ci possono levare? Ci arrestano? Ci arrestano? Ci daranno da mangiare. Se vi fate vedere che siete deboli, loro prendono potere. Guerra volete e guerra facciamo». È quanto ha scritto in un post sui social a Catania, non condividendo gli ultimi sequestri di cavalli e di stalle compiuti nel febbraio scorso dai carabinieri nel quartiere di Picanello e nel Villaggio Dusmet, un uomo di 60 anni, incitando tutti i suoi follower, più di 15 mila, alla ribellione contro lo Stato.

L’uomo è stato denunciato per istigazione a delinquere. I filmati pubblicati dall’«influencer» erano visualizzati da più di 40 mila persone. Lo hanno accertato i carabinieri grazie ad un costante monitoraggio delle pagine dei più noti social network della sezione Cyber Investigation del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania, specializzato nel settore e nell’utilizzo di sofisticate attrezzature informatiche.

Nel febbraio scorso i militari dell’Arma avevano denunciato a Catania tre persone per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura ed avevano sequestrato complessivamente sei cavalli.

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