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Trentenne di Catania ucciso a Reggio Calabria: accoltellato mentre tentava la rapina con tre complici

I medici l'hanno trovato all'ingresso dell'ospedale già senza vita. Per l'omicidio è già stato fermato un cinquantenne

Omicidio e tentato omicidio. Sono queste le accuse che la Procura di Reggio Calabria muove nei confronti di un reggino P.F di 48 anni sottoposto a fermo con l’accusa di avere ucciso Alfio Stancampiano, il catanese di 30 anni abbandonato ieri nei giardini dell’ospedale Morelli di Reggio Calabria poco prima di morire, e per aver ferito un altro soggetto, di 46 anni e anche lui di Catania, adesso ricoverato nell’ospedale di Messina.

Stancampiano è stato abbandonato davanti all'ospedale Morelli di Reggio Calabria, ma i medici non hanno potuto fare nulla: era già morto. Ha perso la vita dopo essere stato accoltellato. Sarebbe entrato in azione ieri, 27 maggio, insieme a tre complici, anche loro catanesi.

Questi ultimi l'hanno trasportato al pronto soccorso, lasciandolo all'ingresso e raggiungendo poi Villa San Giovanni, a bordo di una Fiat Punto, per rientrare in Sicilia. Uno dei tre è a sua volta rimasto ferito e la fuga si si è interrotta a Messina, dove è stato ricoverato in condizioni gravi. In base a quanto ricostruito finora, i quattro giovani avrebbero tentato una rapina in un'abitazione, dove il proprietario avrebbe reagito sferrando le coltellate.

La Procura di Reggio sta coordinando le indagini condotte dalla polizia e dai carabinieri che hanno nel frattempo analizzato le immagini dei circuiti di videosorveglianza della zona in cui è avvenuto l'assalto e poi dell'ospedale.

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