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Medico aggredito all'ospedale Garibaldi di Catania, solidarietà dall'Ordine

Il presidente Saggio: «Occorrono azioni concrete che garantiscano sicurezza e protezione alle operatrici e agli operatori sanitari»

CATANIA 26/01/2004 : Inaugurazione nuovo Ospedale Garibaldi di Monte Po

«Desidero esprimere la solidarietà del Consiglio direttivo dell’Ordine e il pieno sostegno alla collega del Garibaldi aggredita mentre svolgeva il proprio lavoro. Ringrazio il personale del reparto e le forze dell’ordine per la prontezza con cui sono intervenuti impedendo che ci fossero conseguenze molto peggiori». Così in una nota presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania Alfio Saggio, che rivolge «un appello ai cittadini affinché esprimano la loro vicinanza alla dottoressa, condannando con forza ogni forma di violenza».

«Non è questo - aggiunge Saggio - il modo per manifestare il proprio disagio. Chiediamo a tutti i pazienti di riconoscere gli sforzi e le responsabilità della nostra professione e invochiamo rispetto per il nostro lavoro così come avveniva in passato, quando alla professione medica era riconosciuta maggiore dignità».

«I fatti del Garibaldi - continua Saggio - confermano quanto il fenomeno sia drammaticamente in aumento e come non sia più possibile aspettare. Occorrono azioni concrete che garantiscano sicurezza e protezione alle operatrici e agli operatori sanitari che lavorano in prima fila nelle unità operative e nei presidi più esposti al rischio, svolgendo un pesante servizio in favore della comunità».

Saggio infine chiede «ancora una volta che vengano potenziati i presidi fissi di polizia a tutela dei medici, del personale sanitario e degli stessi utenti «e l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga gli Ordini dei medici, associazioni di categoria, i responsabili territoriali del Governo». «Come Ordine - conclude -siamo a disposizione delle autorità competenti per condividere soluzioni da mettere in atto per ridurre il rischio ed evitare che si ripropongano episodi simili».

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