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"Museo della follia", mostra a Catania curata da Sgarbi

CATANIA. "Museo della follia" è il titolo della mostra che, curata da Vittorio Sgarbi, sarà proposta nel Castello Ursino di Catania dal 21 aprile al 20 ottobre prossimi. L'esposizione mette insieme 68 oli, 12 sculture e quattro disegni di Antonio Ligabue; 26 tra dipinti e collage del pittore contadino Pietro Ghizzardi; le sculture di Cesare Inzerillo e centinaia di opere sulla 'pazzià create dal 1600 a oggi.

In mostra anche documenti: la storia della legge 180, una sorta di Wunderkammer dell'alienazione che espone camicie di forza, apparecchi per l'elettroshock, apribocca, medicine, novanta ritratti di pazienti psichiatrici, l'inchiesta del Senato sugli ospedali psichiatrici giudiziari e due documentari Rai sulla 180 e sulla Basaglia.

«La grande rilevanza civile di questa mostra - ha detto il sindaco Enzo Bianco - risiede nella possibilità data ai più anziani di ricordare l'orrore che rappresentò la scoperta dei manicomi e dei reparti per gli irrecuperabili nell'Italia degli anni Settanta, e ai più giovani di comprendere perchè non si debba mai tornare indietro. I manicomi erano ghetti, lager, in cui si consumava un piccolo olocausto quotidiano annientando esseri umani sofferenti nel sonno delle nostre coscienze. Il 'Museo della follia' - ha sottolineato Bianco - diventa così uno specchio che il curatore, Vittorio Sgarbi, ci pone davanti. Un poco come fece Alda Merini scrivendo 'La pazza della porta accanto'».

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