PATERNO'. Sessanta ricercatori provenienti da tutto il mondo (Usa, Corea del Sud, Gran Bretagna e Siberia, accompagnati da Salvo Giammanco ricercatore dell’Ingv di Catania, hanno visitato ieri le Salinelle di Paternò, un fenomeno di vulcanismo secondario, presente nel territorio di Paternò e Belpasso. «La presenza degli studiosi - dice Salvo Giammanco - deriva da un workshop, un incontro di studio e di ricerca organizzato dall’Ingv con l’obiettivo di portare su questi luoghi cosi interessanti studiosi in grado di occuparsi del fenomeno».
I ricercatori si sono mostrati particolarmente interessati all’Etna e al fenomeno delle Salinelle. «L’Etna è un laboratorio naturale magnifico grazie alla sua facilità di accesso, al fatto che ha una attività vulcanica molto intensa e costante». La visita dei ricercatori è coincisa con il momento in cui, negli ultimi giorni, le Salinelle dei Cappuccini sono particolarmente intense, la loro attività è vivace. Sono sei le bocche che, di recente, sono in ebollizione: bocche comunque piccole, ma che non destano alcuna preoccupazione per i residenti della zona.
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