“Carissimi fedeli e devoti del santo martire Sebastiano, celebriamo solennemente la memoria liturgica del nostro amato compatrono della città di Giarre, che con invitto coraggio ha testimoniato la sua fede nel Signore Gesù è che oggi più che mai ci sprona ad essere testimoni dei valori di fede speranza e carità. La sua intercessione ci sostenga e ci accompagni affinché nelle vicende della nostra vita, liete o tristi, possiamo agire sempre da veri cristiani”.
Questo un passaggio del l’omelia del Parroco del Duomo, don Nino Russo, in occasione dei festeggiamenti in onore del santo compatrono di Giarre, Sebastiano Martire, protettore del Corpo dei Vigili urbani. Durante i festeggiamenti di quest’anno anno la Commissione ha deciso di non sparare fuochi d’artificio diurni, in segno di vicinanza alle famiglie colpite dal sisma del 26 dicembre scorso.
Nella mattinata di oggi(domenica 20)S.E. Monsignor Paolo Urso, vescovo emerito della Diocesi di Ragusa ha presieduto un solenne pontificale nel Duomo, al quale hanno partecipato i Cavalieri di Malta O.S.J. -Priorato di Sicilia, e numerose autorità civili e militari, mentre i canti liturgici sono stati eseguiti dalla Corale polifonica “Jonia”, diretta dal maestro Giuseppe Cristaudo. Nel primo pomeriggio la trionfale uscita dal simulacro del santo , accolto dal lancio di palloncini rossi e dalla cantante dell’anno da parte del Coro del 1* Istituto comprensivo “Giuseppe Russo”.
È seguita la processione lungo le vie principali della città. Particolarmente suggestive la sosta dinanzi al Municipio, dove Il comandante della Polizia Municipale, colonnello Maurizio Cannavò assieme ad una rappresentanza dei vigili hanno offerto il tradizionale omaggio floreale al santo; la “Calata dell’Angelo”, organizzata dagli abitanti del quartiere centro storico e la preghiera alla Vergine in piazza Immacolata . I festeggiamenti si concluderanno con l’Ottava “Giornata della Pace”, domenica 27 gennaio prossima, quando al termine di una giornata ricca di iniziative il simulacro del santo sarà ricollocato nella propria cappella, posta nella navata sinistra del Duomo. La festa di San Sebastiano è forse la celebrazione sacra più sentita, perché affonda le sue radici in un profondo ethos popolare.
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