Circa quaranta opere, di grandi e piccole dimensioni, alcune con la tecnica mista della pittura su fotografia, una sorta di rassegna antologica della lunga attività DI Sonja Streck, saranno proposte fino al 23 novembre nella Beniamin Art Gallery, di Sharokh Fanaeyan, in via Umberto, 130 a Catania «Le mie opere sono pensieri dipinti, esprimono ciò per cui mi mancano le parole», così Sonja Streck descrive sinteticamente la sua arte e se stessa e la mostra «Pensieri a colori».
Parole dipinte, colori pronunciati con una personalissima interpretazione degli spazi, dai confini sfumati, dalle linee interrotte, dai cromatismi che s’intersecano e sfumano, confondendosi e sovrapponendosi. Il pennello è il terminale di una personalità che è unica, irripetibile e non codificata perchè Sonja Streck interpreta l'arte come libera da ogni stile che sia sempre lo stesso: si ispira all'artista Gerhard Richter che diceva che le opere cambiano come un abito. Le piace lavorare in modo fluido: non vuole ancorarsi allo stesso vincolo creativo in nome di uno stile ben definito.
Uno stile che è liberta, ha sottolineato Liliana Nigro, la curatrice anomala e trasversale della mostra di Sonja Streck, che definisce «anima colorata, capace di trasportare stati d’animo in colori, propone la vita dentro una tavolozza segnata da sfumature e ricca di emozioni, compone visioni di identità perdute che si racchiudono solo sull’altare dell’ arte».
Tedesca di nascita, in Svizzera ha concretizzato importanti progetti artistici, «Sonja di Svevia», ha scelto di essere catanese: vive in un edificio barocco che si affaccia su un’ala di Palazzo Biscari, molte sue opere sono ispirate dai colori della Sicilia e dei suoi paesaggi, con le colline, le profonde vallate, le scogliere, la profondità del mare. Così manifestata la sua catanesità, ormai matura. «Pensieri a colori» sarà visitabile fino al 23 novembre, dalle 18 alle 20. Per informazioni e prenotazioni telefonare al 350 1261190.
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