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Piano industriale per la Myrmex, Cgil: "Il governo se ne faccia carico"

I lavoratori, conclusa la cassa integrazione ordinaria, hanno altri 12 mesi di straordinaria a circa 700 euro al mese. Ma senza speranze di mantenere il proprio lavoro

CATANIA. Costituito ieri a Palermo il primo tavolo regionale sulla vertenza Myrmex. Ne fanno parte, insieme agli assessorati regionali alle Attività produttive e al Lavoro, anche il Comune di Catania e i sindacati Cgil, Cisal e Uil. Si tratta del primo passo concreto per affrontare, e si spera risolvere, il caso dei 69 lavoratori ex Pfizer transitati tre anni fa nella Myrmex dove, pur percependo un reale stipendio, sono stati costretti a essere inoperosi non avendo l’azienda mai predisposto un piano industriale. I lavoratori, conclusa la cassa integrazione ordinaria, hanno altri 12 mesi di straordinaria a circa 700 euro al mese. Ma senza speranze di mantenere il proprio lavoro.

“D’accordo con gli assessori adesso puntiamo a un tavolo nazionale – spiega Margherita Patti (Segreteria Confederale Cgil) – perché dopo tutto questo tempo è chiaro che occorre trovare altri interlocutori della filiera farmaceutica i cui contatti possono essere curati sono ad alti vertici”. A Palermo, con i rappresentanti sindacali Myrmex, erano Angelo Villari, assessore comunale ai servizi sociali, e gli assessorei Vancheri e Caruso (Attività produttive e Lavoro). Nessuno di loro due si è espresso sulla validità della delibera che autorizzerebbe la vendita di Myrmex a 1 euro.

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