CATANIA. Che fine hanno fatto gli 11 milioni di euro destinati nel Patto per Catania alla zona industriale etnea? Se lo chiede Confindustria che ieri è tornata a reclamare attenzione per quello che, nonostante sia l' insediamento produttivo più vasto della Sicilia orientale (oltre 200 aziende e circa 10mila addetti), giace da anni in stato di degrado e abbandono da parte delle istituzioni.
Ieri, nella sede dell' associazione, l' ennesima denuncia sul "limbo in cui si trova l' area industriale di Panta no d' Arci". In prima linea, insieme al presidente Bonaccorsi e al suo vice Biriaco, anche i vertici di alcune fra le più grandi realtà produttive della nanoelettronica con Francesco Caizzone (StMicroelectronics), del comparto agroalimentare con Maria Cristina Busi (Sibeg, imbottigliatore della Coca Cola), e con Licia Sciacca di Zoetis per il comparto chimico farmaceutico.
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