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Tagli del bilancio, i due maggiori teatri di Catania rischiano la crisi

Il Teatro Stabile di Catania

Se il Teatro Stabile piange, il Teatro Massimo non ride. La situazione delle due maggiori e storiche istituzioni culturali della città è assai simile e, all'orizzonte, si intravedono minacciose nuvole scure portatrici di crisi. I tagli apportati dalla Regione siciliana non sono di poco conto, tutt'altro.

A rischio i contributi del Comune di Catania e della Città metropolitana. Anzi, più che a rischio è certa la erogazione in minima parte. Il Teatro stabile, ad esempio, riceveva annualmente 180.000 euro da Palazzo degli elefanti, ma con la dichiarazione di dissesto non potrà che ottenere appena il 20% e quando i componenti dell'Organismo straordinario di liquidazione lo riterranno opportuno, anche in relazione alla disponibilità che avranno. Per quanto riguarda la Città metropolitana questa dovrebbe erogare circa 200.000 euro, ma dopo i prelievi forzosi ad opera dello Stato e la mancanza di una «governance» politica e amministrativa continuativa in questi ultimi anni, l'ente di via Nuovaluce è sull'orlo del default.

L’articolo nell’edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia

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