Centottanta dipendenti con il fiato sospeso. Si tratta dei lavoratori del “Centro Sicilia” a Misterbianco, della catena “Spaccio alimentare”, che oggi ha chiuso.
A comunicare la notizia all’improvviso la proprietà, l’impresa “Distribuzione Cambria” di Pace del Mela. I dipendenti, che non si trovano in cassa integrazione, saranno da subito impegnati nell’attività di inventario della merce rimasta dopo la svendita avvenuta nelle scorse settimane.
Non trapela però ottimismo perchè i lavoratori temono possa ripetersi il caso “Portali” dove il negozio è stato svuotato da merce e personale e lasciato libero ad un nuovo acquirente.
L'Ugl lancia l'allarme e parla di bomba sociale. "Per la nostra città e per il settore della grande distribuzione è l’ennesima bomba sociale – dichiarano Carmelo Catalano e Vito Tringale, rispettivamente segretario e vice della federazione etnea Ugl Terziario. Per questo abbiamo già chiesto un incontro urgente al Prefetto, anche per conoscere a che punto sono le trattative per la cessione delle attività ad un noto gruppo imprenditoriale che opera nel settore in Sicilia".
"Non si può più giocare a carte scoperte - continuano -, perché ci sono famiglie ormai giunte alla disperazione, senza stipendio e con il posto di lavoro in bilico. E’ necessario, infatti, che venga trovata la soluzione per applicare la continuità occupazionale e far transitare le 180 unità nell’organico del nuovo acquirente, evitando che questi dipendenti formati e professionalizzati nel tempo, vengano così lasciati sul lastrico senza la tutela che meritano".
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