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Le imprese siciliane propongono alla Regione un patto di sviluppo per il Recovery plan

L'appello a definire obiettivi comuni viene inviato, oltre che alle istituzioni, anche ai sindacati

Antonello Biriaco

Un patto di scopo tra istituzioni, imprese e forze sindacali per centrare gli obiettivi del Recovery Plan e riavviare il circuito dello sviluppo. Sostenibilità, transizione tecnologica, infrastrutture, formazione del capitale umano, sanità, sono gli assi portanti della crescita, ma solo regole certe, chiare e stabili potranno creare le condizioni per investire e dare un volto nuovo al territorio.
È questo l’appello lanciato dagli industriali catanesi nel corso dell’evento «Next Generation Catania», svoltosi a Villa Itria (Viagrande), in occasione della 95esima assemblea dei soci, con la partecipazione di oltre 200 tra imprenditori e rappresentanti delle istituzioni.

«Stiamo vivendo un tornante cruciale della storia - ha dichiarato il presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco - mai come oggi dobbiamo avere un’idea chiara ed efficace del domani, delle trasformazioni necessarie a rendere il nostro territorio attrattivo. Catania può contare su piccole e grandi imprese di valore che nonostante le difficoltà indotte dalla pandemia, stanno continuando a realizzare importanti investimenti. Ma le enormi risorse messe in campo dal Piano di ripresa e resilienza, impongono un cambio di passo. Per «scaricare a terra» i fondi europei occorrono capacità progettuale e concretezza. Oggi chiediamo a chi ci governa stabilità, semplificazione, rapidità nelle decisioni. In primis, di eliminare le complessità burocratiche che affliggono gli investimenti e l’iniziativa privata».

Un appello condiviso e rilanciato dal presidente di Confindustria Sicilia Alessandro Albanese: «Quello che stiamo vivendo rappresenta un momento di opportunità straordinarie. Ci sono i fondi, ci sono le imprese che non si sono mai fermate, ci sono le idee. Occorre però che la politica crei le condizioni affinché tutto questo si trasformi in investimenti e quindi in crescita economica e sociale, ottenendo quel benessere diffuso che deve essere l’obiettivo di tutti».

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