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Bolletta da 288 mila euro al colosso dei succhi d'agrumi: aziende catanesi dal prefetto

La Ortogel di Caltagirone

L’aumento delle bollette affonda le aziende e dalla Sicilia orientale arriva la richiesta di un intervento urgente del governo. «Nella sua qualità di massima carica istituzionale ci aiuti a trovare una via di sbocco per affrontare una drammatica situazione che si è abbattuta in modo violento e inaspettato, e che sta portando piccole e grandi imprese a gettare la spugna e a chiudere i battenti», hanno scritto i vertici della Cia (agricoltura) al prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, che li incontrerà domani, venerdì 23 settembre.

«I ricavi spesso non riescono a compensare i costi di produzione», proseguono le imprese. Uno dei casi è quello della ditta Ortogel di Caltagirone, specializzata in succhi di agrumi, che rischia di bloccare la produzione dello stabilimento industriale, dopo essersi vista recapitare una maxi bolletta di 288 mila euro (le fatture di agosto per quanto riguarda l’energia elettrica sono rincarate del 300%). «E se una realtà grossa come quella dell’azienda calatina, presente nel territorio siciliano con tre strutture innovative, che conta circa 200 dipendenti, non riesce a tenere i costi di produzione nel bilancio - sottolinea la Cia - pensiamo alle centinaia di piccole aziende agricole che alle condizioni attuali, non saranno certamente in grado di avviare la stagione agrumicola per la campagna 2023».

La pesante situazione economica, a causa del caro bollette, che sta colpendo tutti i comparti, ha spinto anche la Cna territoriale di Ragusa a promuovere una serie di iniziative urgenti. «Abbiamo pensato - spiegano il presidente territoriale Giuseppe Santocono con il segretario Carmelo Caccamo - di convocare una riunione straordinaria dei presidenti dei mestieri e dei raggruppamenti d’interesse in presenza presso la nostra sede territoriale di Ragusa, in via Psaumida, per martedì. Il momento drammatico che stiamo registrando da parte di tutte le categorie produttive a causa dell’aumento dell’energia elettrica, carburanti, gas e materie prime, da un lato, e del blocco delle cessioni di credito e dei ritardi dell’agenzia di Riscossione nelle rateizzazioni per il rilascio del Durc, dall’altro lato, ci hanno indotto a convocare un appuntamento urgente e unitario per discutere e proporre uno stato di mobilitazione straordinario al fine di organizzare eclatanti azioni di protesta. Chiediamo a tutti i presidenti dei mestieri di essere presenti e, al contempo, solidali verso i numerosi colleghi che in questo momento stanno attraversando un periodo di grave crisi economica. Non ci sono dubbi sul fatto che non si possa più rimanere ad attendere che arrivino provvedimenti dai Governi regionale e nazionale, tra l’altro alle prese con la campagna elettorale, e che è indispensabile fare sentire nella maniera più pressante possibile la propria voce».

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