Non è una sfida mancata: fino ad ora la pubblica amministrazione, con Enti locali in testa, e politica hanno dato risposte positive e concrete alle risorse del Pnrr, la più grande opportunità dal dopoguerra ad oggi per colmare gap infrastrutturali e tecnologici in Italia. Le difficoltà non mancano, sia chiaro, soprattutto legate alle carenze di organico e alla mancanza di nuove e adeguate figure professionali, ma in tutto il Paese, e anche in Sicilia, si registra uno sforzo comune per non vanificare la possibilità di realizzare importanti progetti. È questo il quadro complessivo emerso alla conclusione della terza lezione organizzata dalla Scuola di formazione per il bene comune sul tema «I Comuni e la stagione del Pnrr», ospitato alle Ciminiere dalla Città metropolitana di Catania. Tecnici di alto profilo della Pubblica amministrazione si sono alternati, moderati dalla giornalista Patrizia Tirendi, sottolineando risultati raggiunti e criticità.
Contratti per 240 milioni di euro sono stati erogati in un mese dalla Città metropolitana di Napoli. «È una grande scommessa per modernizzare le nostre comunità locali, a partire dall’innovazione nella pubblica amministrazione e dalla riqualificazione e l’aggiornamento delle risorse umane che vi prestano servizio, per essere all’altezza della sfida», ha sottolineato Antonio Meola, il segretario generale dell’Ente. Sonia Caffù, direttrice centrale del Ministero dell’Economia e delle Finanze: «Ad oggi abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi nei termini. È stato un grande risultato arrivare a metà del Pnrr con questo bilancio. Gli Enti locali hanno compreso che la sfida e l’occasione sono irripetibili e hanno profuso il massimo impegno».
Giudizio condiviso da Giuseppe Cicala, segretario comunale e direttore della Scuola di formazione per il bene comune: «Le Amministrazioni locali stanno creando nuovo “valore pubblico” attraverso la spesa delle risorse Pnrr, ma ancora riscontrano difficoltà nell’alimentare i dati sulla piattaforma Regis, ai fini dell’attività di monitoraggio effettuata dal Governo centrale sullo stato di avanzamento della realizzazione dei progetti finanziati. Necessario non far mancare il supporto dell’Amministrazione centrale ai Comuni, nella fase più delicata di attuazione dei progetti, che ci accompagnerà da qui fino al 2026». La testimonianza dei Comuni è stata portata da Mario Alvano, segretario regionale dell’Anci: «Con le risorse del Pnrr si apre anche la sfida dei fondi del Psc e dei fondi della nuova programmazione, quindi complessivamente viviamo una stagione che non si è mai verificata negli ultimi decenni in termini di investimenti, dobbiamo lavorare di più sugli aspetti legati alla capacità amministrativa, sugli aspetti organizzativi e sul finanziamento più costante alla spesa corrente».
Le relazioni sono state preceduta dagli interventi di Antonio La Ferrara e Salvatore Motta, rispettivamente presidenti di FuturLab e Compagnia delle Opere Sicilia, che hanno organizzato il corso, di Ivan Balbo e Paolo la Greca, per Città metropolitana e Comune, di Antonio Terrasi, delegato del rettore dell’Università. Numerosa e attiva la partecipazione di studenti del Liceo Spedalieri, dell’Istituto Galilei e delle associazioni di universitari Crediamoci Catania, We love Unict e Nike, rappresentate da Gianmarco D’Angelo, Pietro Rinelli e Franz Pisa. Ha chiuso l’incontro Marco Russo, responsabile commerciale di FuturLab. La lezione è stata riconosciuta per i crediti formativi dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia.
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