CATANIA. «Una dimenticanza da 4 milioni di euro. Un fatto gravissimo!». «No. Solo una quantificazione di interessi, dovuta al cosiddetto dl 35 (il Piano di riequilibrio finanziario, ndr)». Pareri opposti a Palazzo degli Elefanti tra il presidente della commissione Bilancio, Enzo Parisi, e l’assessore alle Politiche finanziarie, Giuseppe Girlando. Una sola certezza: il 29 dicembre, in tutta urgenza, il Consiglio comunale dovrà discutere e approvare un assestamento di conti che il rappresentante della giunta Bianco quantifica in 3 milioni 700 mila euro.
Un «buco nero», per Parisi: «L’amministrazione s’è scordata di indicare in bilancio un’uscita rilevante, dovuta a interessi passivi sui 180 milioni di prestito a tasso agevolato che dallo Stato erano arrivati al Comune dopo l’approvazione del piano di riequilibrio. Non so, ne m’importa sapere chi abbia commesso questo errore. Nessuna caccia alle streghe, ma al di là del colore politico siamo di fronte a una grave dimenticanza». «Fortuna — aggiunge il presidente della Prima commissione — che sia già stato possibile individuare i rimedi. Diversamente, altri tagli si sarebbero abbattuti su servizi essenziali: ad esempio, sulla spesa sociale!». L’assessore Girlando non concorda — «solo adesso abbiamo quantificato il come e il quanto» — ma, soprattutto, spiega così quali sono i «rimedi» che consentiranno di fare fronte a questa nuova esigenza di bilancio: «Due le voci. Innanzitutto, il risparmio sui costi (più di 3 milioni, ndr) che il Comune sosteneva per gli uffici giudiziari e che solo in parte venivano rimborsati dallo Stato.
ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI
Caricamento commenti
Commenta la notizia