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Comune di Catania, sì del Consiglio al bilancio di previsione 2021-2023

Palazzo degli Elefanti, sede del Comune di Catania

Il Consiglio comunale di Catania la notte scorsa ha adottato il bilancio di previsione 2021-2023 proposta dalla giunta Pogliese, che allinea gli strumenti finanziari al vigente esercizio, esattamente tre anni dopo la dichiarazione dello stato di dissesto. Il preventivo delle finanze comunali, insieme al Documento Unico di Programmazione, anch’esso licenziato dal consiglio, è stato illustrato in aula dal vicesindaco e assessore al Bilancio Roberto Bonaccorsi.

«Un fatto di straordinario rilevanza sociale e amministrativa - ha commentato il sindaco Salvo Pogliese, che ha partecipato ai lavori dell’assemblea - che ci consente di proseguire nella nostra azione di rimettere ordine nell’impalcatura finanziaria del Comune, superando i vincoli del dissesto con un serio lavoro di ricucitura che da tre anni e mezzo portiamo avanti con serietà e determinazione. Un risultato - ha proseguito il sindaco - che consente al Comune di guardare con più fiducia al domani. A cominciare dalla rigenerazione dell’apparato burocratico che ha bisogno di nuove energie con un migliaio di unità di personale da assumere a tempo indeterminato in ogni settore, tecnico e amministrativo, visto che l’attuale dotazione organica contare su appena duemila impiegati e un numero ridottissimo di dirigenti, molto meno della metà di quelli previsti dalla pianta organica, dando così la possibilità a tanti giovani di potersi esprimere con le proprie competenze nel servizio alla città».

«Posso annunciare con certezza - ha aggiunto il sindaco Pogliese - che il 2022 sarà l’anno delle realizzazioni con interventi nel settore delle opere pubbliche, delle infrastrutture e della mobilità di grandissima portata, con interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana senza precedenti per Catania e che nei prossimi giorni illustreremo in dettaglio».

Il Consiglio comunale, col voto unanime dei presenti, ha anche approvato l’autorizzazione alla Sidra ad acquisire quote di partecipazione azionarie della «Catania acque» società pubblica costituita in vista dell’affidamento del servizio idrico integrato.

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