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Catania, il Comune affida ai privati la gestione dello stadio Massimino e di altri campi minori

Lo stadio Massimino di Catania

Due delibere per il futuro degli impianti sportivi di Catania sono state adottate ieri sera (25 agosto), senza voti contrari, dal Consiglio comunale a conclusione di una brevissima riunione in seconda convocazione. Con sedici voti favorevoli e un astenuto, è stata approvata l’esternalizzazione della conduzione, gestione e uso a terzi dello stadio Angelo Massimino, che ospita le partite del Catania. Approvate anche le linee guida di gestione, sino a un massimo di venti anni, del principale impianto sportivo della città.

Sulla base della delibera proposta dall’amministrazione comunale, la Direzione comunale che si occupa di fondi comunitari redigerà il piano economico finanziario e di conduzione della struttura, lo schema di contratto e il relativo bando affinché sia dato corso al procedimento di affidamento esterno, con relativi importanti risparmi di gestione e manutenzione dell’impianto per il Comune e una migliore efficienza e funzionalità dello storico stadio Massimino di Cibali (e proprio Cibali si chiamava lo stadio prima che venisse intitolato all’ex presidente rossazzurro).

Nella stessa seduta consiliare con 17 voti favorevoli su 17, è stata adottata anche la delibera proposta dall’amministrazione comunale per l’esternalizzazione della conduzione, gestione ed uso a terzi di altri 8 impianti sportivi comunali, sette per il calcio e uno per il baseball: Monte Po, Duca d’Aosta, IV Novembre, Zia Lisa, Velletri, Seminara, San Teodoro, Nesima. Nel provvedimento vengono fissate anche una serie di modalità gestionali degli impianti, precisando l’uso sportivo sia agonistico che amatoriale delle strutture, anch’essi per la durata massima di venti anni, fermo restando che viene riservato al Comune il controllo sulla conduzione delle strutture concesse in gestione a terzi.

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