«Che pena continuare ad assistere al vecchio, trito e ritrito espediente di voler sembrare “bambini cattivelli”, offendendo “i più grandi”, da parte di artisti che temono di non valere abbastanza da affermarsi con la propria arte». Lo afferma Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo che sul profilo Instagram del cantante Frah Quintale è stato postato un fotomontaggio in cui appaiono poliziotti in servizio con volti di maiali.
«Eppure il giovane Frah Quintale - aggiunge Mazzetti - non ha imparato nulla da chi prima di lui ha fatto ricorso a simili espedienti, tanto ridicoli quanto inutili e, anzi, addirittura dannosi. Una per tutte la famosa Gianna Nannini, che fece esattamente ciò che ha fatto lui, salvo comparire in video pochi giorni dopo per scusarsi. Ora Frah potrebbe continuare a seguire le orme della celebre artista, scusandosi anche lui, perché ormai l'obsoleta “comparsata” del finto rivoluzionario che se la prende con gli sbirri è davvero insopportabile, banale quanto superficiale. La sicurezza, piuttosto - sottolinea il Fsp - è una cosa molto seria. La sicurezza di Frah Quintale e di tutti gli altri cittadini è affidata ai sacrifici di queste persone sempre buone per essere denigrate da delinquenti, o perditempo di ogni risma, o artisti che vogliono sembrare belli e dannati».
«Frah Quintale - conclude Mazzetti - dovrebbe pensare un attimo di più alla responsabilità che ci si assume davanti a un pubblico, specialmente se si tratta di giovani, e riflettere su quale errore sia cercare un titolo di giornale con un gesto così orrendo contro migliaia di donne e uomini che lavorano onestamente e rappresentano lo Stato di cui anche lui fa parte. Donne e uomini che, si rassegni Frah, nel gradimento degli italiani vengono molto molto prima di lui».
Frah Quintale, che si è esibito domenica 28 agosto in un concerto alla Villa Bellini di Catania, ieri è stato duramente attaccato da un altro sindacato di polizia, Usip della Uil. «Ha superato davvero ogni limite nella sua ricerca di facile pubblicità», ha detto il sindacato, aggiungendo di avere «presentato un esposto, chiedendo ogni provvedimento utile a sanzionare questo evidente abuso di quella libertà di espressione di cui siamo assertori e garanti». «Addolora imbattersi in chiari messaggi di violenza mediatica - ha detto il segretario provinciale, Alessio Poidomani - e di palese disprezzo verso lavoratrici e lavoratori della Polizia di Stato che ogni giorno, anche a rischio della propria incolumità, garantiscono la sicurezza di tutti. Siamo di fronte a un atto irresponsabile, antidemocratico e carico di odio, particolarmente grave perché ha come destinatari tantissimi ragazzi. Siamo certi che sulla base del nostro esposto questo episodio troverà un’adeguata risposta da parte delle istituzioni competenti».
E contro il cantante si scaglia anche il senatore Renato Schifani candidato sindaco del centrodestra «Lascia un profondo sconcerto - dichiara - l'immagine del cantante Frah Quintale, postata sul suo profilo Instagram, con un fotomontaggio in cui appaiono poliziotti in servizio col volto coperto da maschere di maiale. Alle donne e agli uomini in divisa che ogni giorno rischiano la vita a tutela dei cittadini vanno i miei più profondi sentimenti di solidarietà, la loro opera quotidiana a garanzia della sicurezza del Paese - sottolinea - è riconosciuta da tutti gli italiani. Non sono accettabili violenze verbali o mediatiche diffuse via social e a queste piccole frange inconsistenti in cerca di pubblicità saranno le istituzioni a rispondere. Ricordiamoci sempre - conclude Schifani - che tutte le forze dell’ordine hanno pagato con il sacrificio della vita la loro opera a difesa della comunità in cui viviamo».
Il segretario generale di Mp (Movimento dei poliziotti democratici e riformisti), Antonino Alletto, dice che «ancora una volta personaggi più o meno noti del mondo dello spettacolo, cercano di ridicolizzare gli uomini della Polizia di Stato, Esprimiamo sconcerto per l'oltraggiosa parodia fotografica approntata dal "cantante" Frah Quintale sul proprio profilo Instagram. Riteniamo che un simile affronto alla Polizia di Stato non possa e non debba passare inosservato e quanto meno impunito, nell'esprimere il nostro totale disappunto auspichiamo che l'Autorità di P.S. di Catania che, dopo tali invereconde condotte di questo pseudo artista, hanno concesso le autorizzazioni per lo spettacolo tenuto il 28 agosto, nel capoluogo etneo, alla Villa Bellini, abbiano adottato i giusti provvedimenti . La città, già classificata come la più insicura d'Italia da un sondaggio giornalistico, non aveva proprio bisogno di un altro antieroe dall'esempio dissacrante, da cui la microcriminalità catanese trarrà nuova linfa emulativa per gli atti di teppismo che l'hanno resa famosa in Italia e all'estero». Mp auspica «risposte concrete ed immediate, nella speranza che anche l'autorità giudiziaria possa attivarsi».
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