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Prima donna candidata a presidente della Repubblica, la Camera ricorda Ottavia Penna Buscemi

Ottavia Penna Buscemi

Un tweet della Camera dei deputati la celebra di buon ora. Il 12 aprile del 1907, ovvero esattamente 116 anni fa, nasceva a Caltagirone Ottavia Penna Buscemi. Eletta. "Unica donna di destra, alla Costituente per l’Uomo qualunque. Candidata alla carica di Capo provvisorio dello Stato, raccoglie 32 voti", è il ricordo che arriva da Montecitorio.

Non fu semplicemente una donna impegnata in politica, ma anche la prima ad essere candidata alla Presidenza della Repubblica. Siciliana, figlia di Francesco Penna, barone di Portosalvo, e di Ines Crescimanno Maggiore, duchessa di Albafiorita, visse a Caltagirone negli anni della gioventù per poi trasferirsi a Poggio Imperiale e a Roma dove completò gli studi universitari prima di sposare il medico Filippo Buscemi Galasso.

Il suo esordio in politica risale al 1946 quando fu eletta nella lista del Fronte dell'Uomo qualunque, all'assemblea costituente nella circoscrizione di Catania. Il 28 giugno dello stesso anno, Ottavia Penna Buscemi fu candidata alla carica di capo provvisorio dello Stato. A proporre il suo nome fu Guglielmo Giannini, segretario dell'Uomo qualunque che la definì «una donna colta, intelligente, una sposa, una madre». Non fu eletta, ma ottenne i 32 voti del suo partito, contro i 396 di Enrico De Nicola (primo presidente della Repubblica) e i 42 del repubblicano Cipriano Facchinetti.

Un mese dopo fu tra i 75 componenti della commissione per la stesura della costituzione. La sua carriera politica proseguì  nel gruppo dell'Unione nazionale dopo aver lasciato il Fronte dell'Uomo qualunque, mentre nel 1953, ottenne il suo ultimo incarico pubblico con l'elezione a consigliere comunale nella sia città nel Partito nazionale monarchico. Morì a Caltagirone nel 1986.

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